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DISCORSO SESTO III

carattere ed il merito della strategia. Però in questo secondo periodo era accidentale ciò che nel primo era costante, e sotto questo aspetto dicemmo che la strategia decadeva dopo Turenna: testimonio le campagne di Fiandra in cui poche leghe tennero occupati per dieci anni eserciti grandi condotti da grandi capitani, non meno che le guerre di Turchia che mostrarono a Zenta e a Belgrado il genio del grande Eugenio e la superioritá dell’Europa sull’Asia.

La fortificazione fu perfezionata da Vauban il quale riassunse, accrebbe ed applicò tutto quello che si era escogitato dalla scuola degl’ingegneri italiani fra’ quali fu il Marchi, cosi che oggi le sue dottrine vengono citate ma non contraddette, riducendosi tutto quello che si agita da’ suoi successori a cercar di rendere la difesa superiore all’attacco, unico problema che abbia il Vauban lasciato a risolvere alle future generazioni. Imperocché egli fissando le parallele ed i fuochi d’infilata, diede una decisa superioritá all’attacco sulla difesa, talché piú non si son veduti come prima gli assedi durare anni ed anni W. Questo grand’ uomo cercò di difendere la patria non con un sistema isolato, ma con un sistema generale di difesa, fondato sulla geografica configurazione, sulle fortificazioni e sulle operazioni degli eserciti ; e però nelle attuali quistioni sul fortificamento delle capitali la sua autoritá è invocata ancora con successo. La fortificazione di campagna progredí e piú avrebbe avanzato se non si fosse voluto operare troppo colle masse inerti e poco cogli uomini, i quali sono il primo elemento della guerra, che facendosi per essi, non può farsi altrimenti che con essi (2).

(1) La difesa di Candia depone contro la nostra asserzione, ma la confermano le difese di Lilla, di Grave e di tutte le piazze d’ Europa meglio difese. Infatti tutte le opere militari posteriori hanno avuto per iscopo di vantaggiare la difesa, e tali sono il defilamento di Cormontaigne, la fortificazione perpendicolare di Montalembert, i fuochi verticali del Carnot, le fortificazioni di ferro del Paixhan, il sistema dello Chaumera, quello dell’arciduca Massimiliano, che hanno tutti per oggetto l’opporre al fuoco d’infilata qualche cosa di superiore ai bastioni, ultimo passo della difesa per fiancheggiamento.

(2) Il maresciallo di Sassonia ha filosoficamente ricercata l’ influenza dei mezzi artificiali sul coraggio nel capitolo de’ trinceramenti ; ed il Carnot, preceduto dal