Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/126

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monarca. Il trattato di Utrecht che chiude quest’epoca memoranda risolvette il problema, mentre da esso l’equilibrio non fu alterato; e se la Francia s’ingrandí con territori che erano nei suoi limiti naturali, ciò fu piú per aggiungere un nuovo elemento all’equilibrio che per turbamento di esso (0; poiché separando la dinastia spagnuola da quella d’Austria e di Francia, togliendo tutte le possessioni eccentriche, quel trattato immergeva di nuovo la Francia nelle contese contro la potenza inglese, e questo era il suo posto nell’equilibrio europeo. Tutte le altre potenze erano limitate in modo che lo stato dell’occidente non pareva turbato dall’ultimo trattato. Ma nel settentrione e nell’oriente non si pareva giá lo stesso ad occhi chiaroveggenti. La Svezia soccombeva alla sublimitá dei suoi sforzi e rientrava nella limitata azione che corrispondeva ai suoi mezzi naturali. La Polonia si trovava pei vizi del suo reggimento dominata dagli stranieri, i quali eleggendone i sovrani avean fatto il primo passo per divenirne tali. La Turchia perdeva tutto ciò che la Russia acquistava, e le circostanze della pace del Pruth velavano all’orgoglio ottomano l’importanza del nuovo e terribile suo nemico che dal Baltico al mar d’Azof dominava direttamente. L’elevazione della Russia, quella della Prussia che scindeva ed indeboliva di molto l’impero germanico, preparavano col progresso dell’Inghilterra e coli’ importanza del commercio e del sistema coloniale una nuova èra ed un nuovo punto di vista per la politica europea, che doveva modificare potentemente ciò che si era stabilito in Westfalia e confermato ad Utrecht. E ciò per quella veritá dimostrata in meccanica del pari che in chimica, che quando nuovi corpi o nuovi elementi entrano in una organizzazione qualunque, ne rompono l’antico equilibrio e ne preparano uno nuovo.

(i) Il trattato di Passarowitz chiude il nostro periodo; ma come questo nulla cangiò di quello che ad Utrecht erasi stipulato, cosi abbiamo citato quest’ultimo per la sua importanza nel regolare le relazioni dell’Europa dirette a ristringere l’impero ottomano nella sua azione ed influenza, costringendolo a passare dall’offensiva alla difensiva.