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DISCORSO SESTO II9

le diete ungheresi, polacche e germaniche. I grandi ed il clero da per tutto si raggruppavano intorno al trono, e le classi medie perdevano ogni rappresentanza, ma guadagnavano in una reale importanza ciò che toglievasi loro in apparenza. Le arti e le scienze stesse nei loro progressi non adoperavansi alla ricerca del bello e del vero se non che con uno scopo puramente artistico o scientifico e non d’applicazione sociale; ed i sapienti piú distinti avevano un contegno modesto fino all’umiltá co’ grandi e coi potenti che consideravano quali esseri di un’altra natura. L’urbanitá rendeva però le distanze meno sensibili e le classificazioni meno umilianti.

La politica esterna doveva esprimere compiutamente questo interno della societá. Noi vedemmo altrove come a misura che il governo si centralizzava le nazioni acquistavano un carattere d’individualitá e di unitá, e le umane passioni dovevano lottare su di un piú vasto campo e per piú alti interessi, in quella proporzione che passa tra la contesa dei due possessori vicini e quella di due nazioni. In effetto sembraci poter segnalare l’invasione di Carlo ottavo come simbolo di questo nuovo stato sociale e tutte le guerre di Carlo quinto e Francesco primo come lo sviluppamento di esso. Queste guerre di territorio e di dritti di famiglia furono complicate colle religiose prodotte dalla riforma, cedendo in séguito il posto le quistioni territoriali a quelle di religione che agitavano piú vivamente le masse di quello che il facessero le prime. Il trattato di Westfalia mise termine a questa lotta, ed il suo scopo fu quello di terminare la quistione religiosa con una tolleranza legale e di far entrare nell’associazione europea i protestanti e gli Stati che si erano emancipati dai loro antichi sovrani, quali la Svizzera e l’Olanda, formandone elementi atti a sostenere l’equilibrio minacciato dalla preponderanza di qualche gran potenza. Le guerre che seguirono il trattato di Westfalia furono tutte fatte per questo ultimo scopo, e quando Luigi decimoquarto fu accusato di voler rinnovare il dominio di Carlo quinto, si vide gli Stati republicani riunirsi in lega coi loro antichi sovrani ed i protestanti coi cattolici per contenere nei suoi limiti la preponderanza di un ambizioso