Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/124

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religiose. Quindi la potenza regia si presentava come suprema moderatrice, circondata di tutti i prestigi della sua organizzazione e avvalorata dai pubblici bisogni ch’essa sola potea soddisfare. In effetto l’aristocrazia feudale da impetuosa opposizione si trasformò in gentil cortigiana e non cercava piú il suo splendore nell’abbassamento del trono, ma bensí nel riflesso della grandezza di questo. Il clero stesso, malgrado ciò che vi era di sacro nel suo ministero, di forte nella sua organizzazione e di vivace ne’ suoi antecedenti, segui l’esempio della nobiltá e al dire di un severo ma eloquente censore, Lamennais, abbandonò tutta la sua indipendenza e divenne un ornamento ed un appoggio del trono. Le comuni sparirono, perché non avendo piú un nemico a combattere nella sommessa nobiltá feudale ed essendo la loro locale indipendenza priva di un centro comune, non erano piú in armonia con un sistema ove le finanze, l’esercito, la magistratura e l’amministrazione, organizzate in una vasta scala ricca di forza e di unitá, venivano a riunirsi al trono come a centro comune. Ma se le comuni erano annullate, e ’1 doveano essere per le ragioni esposte, la classe ch’esse rappresentavano, cioè il terzo stato, cresceva d’importanza per la sua ricchezza e per la sua intelligenza e per tutte le carriere d’industria, di finanze, di giurisprudenza e di amministrazione, che la nobiltá per una disdegnosa leggerezza le lasciò esclusivamente. Le ultime classi della societá godevano lentamente del progresso sociale ed avevano il vantaggio di far parte del tutto e di essere sovente protette dalle leggi generali contro la prepotenza e le vessazioni dei potenti locali ; il che unito alla possibilitá di migliorar la propria condizione con economia ed industria, rendeva vantaggioso, solido e progressivo il passaggio della societá dallo stato del medio evo a quello dell’epoca moderna. E questo era lo stato non solo della Francia ma dell’ Europa intera, in proporzione della maggiore o minor distanza dal modello ideale che le corti ed i popoli trovavano nella Francia di Luigi decimoquarto. Difatto la docilitá dei parlamenti di Francia trovava imitazione nel consiglio di Castiglia, ed in ultimo l’imitavano sebbene meno compiutamente