Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/152

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per la cavalleria. Infine senti la mancanza di un sistema di tattica, ma noi seppe trovare. Nelle opinioni emesse sulle grandi operazioni militari se non si mostra strategico si mostra almeno sagace, e prevede per cosi dire la gran mutazione ch’era per operarsi. Nel famoso passo ove dice che il segreto della guerra è nelle gambe, prevede ed annunzia che il sistema de’ movimenti andava a riprendere il suo impero nella guerra su quello delle posizioni che aveva prevaluto dall’epoca della morte di Turenna fino alle ultime sue campagne.

Se citiamo il Palmieri, ciò non è per orgoglio o prevenzion nazionale, ma perché è il primo che abbia dato colore di scienza ad un trattato della guerra. Cominciando dagli elementi ha svolto le operazioni tutte in ordine geometrico ed ha operato la soluzione di molti problemi : sotto questo rapporto può dirsi aver fissato in principio la guerra essere scienza, essendovi elementi diversi che concorrere debbono ad un solo scopo, e però le abbisognano leggi che determinino l’azione di quegli elementi per ottener questo scopo.

La ricerca di tali leggi doveva consistere nel determinare le proprietá degli elementi e ciò che dovea farsi per conseguir lo scopo; il che appunto costituisce la scienza. In effetto noi siamo talmente convinti del merito e dell’ importanza di questo metodo che malgrado i gravi e luminosi cambiamenti che la scienza ha subiti, le basi poste dal Palmieri, l’enumerazione degli elementi come delle loro proprietá sono rimaste salde e noi non abbiamo esitato a farle fondamento di questo lavoro.

Nella seconda epoca che siegue la guerra dei sette anni son da notare in prima linea Guibert, Tempheloff e Lloyd (^). Quanto agli scrittori militari di secondo ordine ne direm qualche cosa parlando del Mezeroy.

(i) Se non collocammo Guischardt tra gli autori militari di primo ordine ciò non fu perché nel riputassimo indegno; ma egli ha trattata la scienza come erudito e i suoi lavori sulle antichitá militari han questo carattere. Del resto rese un gjan servigio alla scienza facendo conoscere l’antichitá militare, per cosi determinare in che fosse possibile imitarla, in che no, a causa della natura delle armi.