Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/172

Da Wikisource.

quelle degl’ individui, nelle quali nulla riesce ed in cui i rimedi stessi si trasformano in mali.

La Russia sotto il dominio di una sovrana illustre ingrandiva il suo territorio in oriente del pari che in occidente colle spoglie de’ turchi e de’ polacchi. Tutto a quella autocratrice riusciva a bene, perché quantunque straniera erasi compiutamente nazionalizzata ed era la piú energica ed illuminata espressione delle tendenze del popolo che reggeva. La sua politica interna ebbe piú splendore che merito reale; ma le sue utili conquiste, aprendo uno sbocco all’industria agricola delle provincie meridionali dell’impero, ne promoveano l’incivilimento per mezzo della crescente prosperitá. Da questo insieme era facile dedurre l’importanza militare e politica che ben presto avrebbe questo impero esercitato in Europa.

L’impero ottomano si ammolliva senza incivilirsi, non sapea né combattere né produrre, ignorando ad un tempo le arti della guerra e quelle della pace; esso esisteva per l’altrui gelosia non per propria virtú, e la perdita della Crimea e de’ tartari gli toglieva ogni possibilitá di lottar colla Russia. Chiaro appariva che la sua storia futura avrebbe offerto guerre infelici, paci ruinose ed interne discordie, le quali avvilirlo dovevano come popolo prima di farlo cessare di esistere come Stato.

La Scandinavia offeriva ali ’osservatore nella Danimarca un’amministrazione paterna e modesta senza essere priva di lumi; nella Svezia, un sovrano distinto che tolse a operare una rivoluzione politica, condotta pressoché in guisa di una cospirazione, e la quale sebbene tendesse a restringere i poteri dei corpi deliberanti fu popolare, siccome quella che ristabiliva l’equilibrio necessario per fare il ben dello Stato: il sovrano peri vittima dei risentimenti di una classe e del delitto di un individuo, ma restò venerato e fu pianto.

L’Italia godea della pace da piú di quarant’anni, pace di cui la prosperitá fu conseguenza. I suoi governi in generale tendevano al progresso, fuorché le repubbliche. Gli avanzi del medio evo erano combattuti da’ governi monarchici della penisola, siccome quelli che ponevano ostacolo ai miglioramenti