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Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/270

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Ma prima di passar oltre negli ordinamenti militari odierni mi sia permesso di spender qualche parola sui dragoni.

Il Foscolo (e prima di lui molti, meno compiutamente) nella sua edizione del Montecuccoli ha cosi eruditamente ragionato della origine di quest’arma che il ridirlo sarebbe superfluo. Può nondimeno esser giovevole di discorrere sull’utile e sul danno che il loro servizio procura.

Egli par vero, e l’esperienza sembra che lo abbia sino ad un certo punto dimostrato, che combatte con difficoltá a piedi un uomo che da tutto, sciabla, stivali, casco, è impedito a combattere in tal modo, che non si affida per uso all’arma da fuoco e che per abitudine aspira al cavallo che teme di perdere e che spesso gli è tolto di riprendere. Non è vero però che combatta male a cavallo: non vi è ragione che possa farlo presumere, non vi è esperienza che lo provi (’). Che gli manca in effetto per credersi da meno o per poter meno di un qualunque altro uomo di cavalleria? Le armi medesime, i medesimi cavalli, facilitá compiuta di uguali movimenti, ed usi e vita uguali. Quali poi sieno le necessitá di una media cavalleria — sia qualunque il nome che voglia attribuirsele, — sia per li servizi di guerra, sia per la facilitá ed economia delle rimonte, sarebbe lungo ed inopportuno il dimostrarlo dopo il distinto lavoro su tal materia pubblicato dal Marbot nella sua opera avverso il Rogniat, ed ammettendo come dimostrazione gli ordinamenti di cavalleria di tutti i grandi eserciti di Europa.

Potrebbe solamente sembrar convenevole che, ridotti i dragoni esclusivamente a media cavalleria, in luogo del moschetto divenissero armati di carabina per non essere disadatti al combattimento da bersaglieri [tirailleurs) ove lo richieggano le circostanze, male opponendosi la pistola alla carabina. Tuttavia appartiene soltanto ai capitani che in vasti comandi ed in lunghe guerre abbiano potuto formarsi una opinione sicura delle

(i) Il maggior barone Ferrari condanna i dragoni e come infanteria e come cavalleria, e pare che pensi d’accordo col Rogniat che due sole specie di cavalleria debbano entrare nella composizione di uno esercito: la leggiera e la grave.