Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/58

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italiani, tanto piú che si osserva che le genti d’arme tedesche non erano né numerose né perfezionate ne’ loro metodi come lo furono dipoi. Ed infatti da un illustre storico di quel tempo è attribuito a questo perfezionamento delle genti di arme alemanne la superioritá ch’ebbero sugli abitanti delle cittá italiane; il che con altre cagioni produsse la successiva conquista degli italiani o per gli stranieri o pei condottieri, e divennero perciò alcuni di essi signori del luogo, come lo Sforza di Milano.

Le crociate considerate come imprese comuni dell’Europa, mosse da un principio e tendenti ad uno scopo comune, fanno presentire al tempo stesso che il potere sociale si concentrava nelle nazioni, che delle relazioni si stabilivano tra esse e che in conseguenza masse numerose dovevano essere guidate in lontane regioni per compiere l’oggetto che avevasi in mira. Una volta ciò fermato, è importante ricercare se i metodi di guerra si elevarono all’altezza del loro fine, cosi diverso da quello delle piccole guerre locali. Pur nondimeno non vediamo dagli storici contemporanei nessun perfezionamento positivo negli uomini, negli ordini e nelle armi di quegli eserciti. I primi furono scelti non dall’interesse solo dei dominatori feudali, ma dalle pie disposizioni delle classi tutte della societá, in quel tempo comuni a tutti. Ma ciò non impedi che la forza non restasse nella cavalleria, composta dai potenti e dai loro vassalli, la quale conservò le sue armi, e che i drappelli non fossero formati in una scala piú vasta, non secondo un principio razionale, ma della importanza de’ capi e delle nazioni; e si vedeva sempre il federalismo feudale predominare in questi eserciti male accozzati.

La fanteria, se tale può chiamarsi una riunione di uomini privi di fortuna e di sostegno, era una massa informe senza regolaritá nelle sue armi né nei suoi ordini, che poca parte aveva nella guerra di campagna e negli assedi e che serviva piú alle fatiche che agli scontri.

La curiositá di sapere il modo come si movevano e sopratutto come vivevano le schiere persiane nella guerra dei medi si rinnova a questo periodo, ma s’ignora egualmente per quali metodi vi si giugnesse. Del resto può concludersi dalle perdite