Pagina:Blasi - Manuale per la coltivazione della vigna latina, Milano 1877.djvu/71

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Custoditelo gelosamente, allacciandolo leggermente alla canna vicina; e quando avrà raggiunto il sesto nodo, mozzatelo. L’anno seguente troncatelo sopra due occhi, ed avrete così uno sperone in modo che la vite ritornerà alla giusta altezza.

169. — Che se questo succhione, o bastardo, non comparisce spontaneamente, conviene averlo per forza, come ce lo insegna il professor Ottavi.

Qualora non vi sia più sul ceppo un tralcio adatto a formare i due capi a legno per l’anno seguente, si tronca tutto, meno il capo a frutto, al quale pure si lasciano poche gemme, e nel tempo istesso si lavora e si concima bene la terra.

La vite, così trattata, accrescerà la sua vigorìa, ed il concentramento di umori farà sbucciare il bastardo desiderato per guidarlo poi come si è detto di sopra.

170. — Vi è anche un altro modo usato dall’ingegnere cavaliere Scalini di Como, ed è di praticare nel ceppo, sotto l’incisione del capo a frutto, una forte strozzatura con vinco, in conseguenza della quale spunteranno inferiormente dei bellissimi succhioni.


CAPITOLO V.

Modo di surrogare le viti mancanti.


171. — Guyot è sistematicamente contrario a qualsiasi maniera di propaginamento, osservando che esso estenua la madre e genera figli deboli,