Pagina:Boccaccio, Giovanni – Decameron, Vol. I, 1955 – BEIC 1761101.djvu/112

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106 giornata seconda

l’uno: — Che vuol dir questo? Io sento il maggior puzzo che mai mi paresse sentire. — E questo detto, alzata alquanto la lanterna, ebber veduto il cattivel d’Andreuccio, e stupefatti domandâr: — Chi è lá? — Andreuccio taceva; ma essi, avvicinatiglisi con lume, il domandarono che quivi cosí brutto facesse; alli quali Andreuccio ciò che avvenuto gli era narrò interamente. Costoro, imaginando dove ciò gli potesse essere avvenuto, dissero fra sé: — Veramente in casa lo scarabone Buttafuoco fia stato questo. — Ed a lui rivolti, disse l’uno: — Buono uomo, come che tu abbi perduti i tuoi denari, tu hai molto a lodare Iddio che quel caso ti venne che tu cadesti né potesti poi in casa rientrare; per ciò che, se caduto non fossi, vivi sicuro che, come prima addormentato ti fossi, saresti stato ammazzato e co’ denari avresti la persona perduta. Ma che giova oggimai di piagnere? Tu ne potresti cosí riavere un denaio come avere delle stelle del cielo: ucciso ne potrai tu bene essere, se colui sente che tu mai ne facci parola. — E detto questo, consigliatisi alquanto, gli dissero: — Vedi, a noi è presa compassion di te, e per ciò, dove tu vogli con noi essere a fare alcuna cosa la quale a fare andiamo, egli ci pare esser molto certi che in parte ti toccherá il valere di troppo piú che perduto non hai. — Andreuccio, sì come disperato, rispose che era presto. Era quel dí sepellito uno arcivescovo di Napoli, chiamato messer Filippo Minutolo, ed era stato sepellito con ricchissimi ornamenti e con un rubino in dito il quale valeva oltre a cinquecento fiorin d’oro, il quale costoro volevano andare a spogliare; e cosí ad Andreuccio fecer veduto, laonde Andreuccio, piú cupido che consigliato, con loro si mise in via. Ed andando verso la chiesa maggiore, ed Andreuccio putendo forte, disse l’uno: — Non potremmo noi trovar modo che costui si lavasse un poco dove che sia, che egli non putisse cosí fieramente? — Disse l’altro: — Sì, noi siam qui presso ad un pozzo al quale suole sempre esser la carrucola ed un gran secchione; andianne lá e laverenlo spacciatamente. — Giunti a questo pozzo, trovarono che la fune v’era, ma il secchione n’era stato levato; per che insieme diliberarono di legarlo alla fune e di collarlo nel