Pagina:Boccaccio, Giovanni – Elegia di Madonna Fiammetta, 1939 – BEIC 1766425.djvu/130

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124 l'elegia di madonna fiammetta


nascondere solo nel cuore! Dunque non doglia, ma piuttosto di doglia alleggiamento mi sarebbe la morte. Venga adunque il caro marito, e sé ad un’ora vendichi, e me cacci di doglia; apra il suo coltello il mio misero petto, e fuori la dolente anima, amore e le mie pene ad un’ora ne tragga con molto sangue; e il cuore, di queste cose ritenitore, sí come ingannatore principale e ricettatore de’ suoi nemici, laceri come merita la commessa nequizia. —

Dappoi che la vecchia balia me tacita del parlare, e nel profondo delle lagrime vide, cosí con voce sommessa mi cominciò a dire:

— O cara figliuola, che è quello che tu favelli? Le tue parole sono vane, e pessimi sono gl’intendimenti. Io in questo mondo vecchissima molte cose ho vedute, e gli amori di molte donne senza dubbio ho conosciuti; e ancora che io tra ’l numero di voi da mettere non sia, non per tanto io pur giá conobbi gli amorosi veleni, li quali cosí vengono gravi, e molto piú tal fiata, alle menome genti come alle piú possenti, in quanto piú alle indigenti sono chiuse le vie a’ loro piaceri, che a coloro che con le ricchezze le possono trovare per lo cielo; né quello che tu quasi impossibile e tanto a te penoso favelli, non udii, né sentii mai essere duro come ne porgi. Il quale dolore, pure posto che gravissimo sia, non è perciò da consumarsene come fai, e quindi cercare la morte, la quale tu piú adirata che consigliata domandi. Bene conosco io che la rabbia dalla focosa ira stimolata è cieca, e non cura di coprirsi, né freno alcuno sostiene, né teme morte, anzi essa medesima da se stessa sospinta, si fa contro alle mortali punte dell’agute spade; la quale, se alquanto raffreddare fia lasciata, non dubito che l’accesa follia saria manifesta al raffreddato. E però, figliuola, sostieni il suo grave impeto, e da’ luogo al furore, e alquanto nota le mie parole; e negli esempli da me detti ferma l’animo tuo.

«Tu ti duoli con gravi ramarichii, se io ho bene le tue parole raccolte, dell’amato giovane da te dipartito e della rotta fede, e d’Amore e della nuova donna, e in questo do-