Pagina:Boccaccio, Giovanni – Elegia di Madonna Fiammetta, 1939 – BEIC 1766425.djvu/18

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12 l'elegia di madonna fiammetta


mai prima da me conosciuto, conobbi; questo fu quel giorno, nel quale primieramente li venerei veleni contaminarono il puro e casto petto. Oimè misera! quanto male per me nel mondo venne sí fatto giorno! Oimè! quanto di noia e d’angoscia sarebbe da me lontana, se in tenebre si fosse mutato sí fatto giorno! Oimè misera! quanto fu al mio onore nemico sí fatto giorno! Ma che? Le preterite cose mal fatte, si possono molto piú agevolmente biasimare che emendare. Io fui pur presa, sí come è detto; e qualunque si fosse quella o infernal furia, o inimica fortuna che alla mia casta felicitá invidia portasse, ad essa insidiando, questo di con speranza d’infallibile vittoria si potè rallegrare.

Soppresa adunque dalla passione nuova, quasi attonita e di me fuori, sedeva infra le donne, e li sacri uficii, appena da me uditi non che intesi, passare lasciava, e similemente delle mie compagne li ragionamenti diversi. E sí tutta la mente avea il nuovo e súbito amore occupata, che, o con gli occhi o col pensiero sempre l’amato giovane riguardava, e quasi con meco medesima non sapeva qual fine di sí fervente disio io mi chiedessi. Oh quante volte, disiderosa di vederlomi piú vicino, biasimai io il suo dimorare agli altri di dietro, quello tiepidezza estimando, che egli usava a cautela; e giá mi noiavano i giovani a lui stanti dinanzi, de’ quali mentre io fra loro alcuna volta il mio intendimento mirava, alcuni, credendosi che in loro il mio guardare terminasse, si credettero forse da me essere amati. Ma, mentre che in cotali termini stavano li miei pensieri, si fini l’uficio solenne, e giá per partirsi erano le mie compagne levate, quando io, rivocata l’anima, che d’intorno alla immagine del piaciuto giovane andava vagando, il conobbi. Levata adunque con l’altre, e a lui gli occhi rivolti, quasi negli atti suoi vidi quello, che io ne’ miei a lui m’apparecchiava di dimostrare, e mostrai, cioè che il partire mi doleva. Ma pure, dopo alcuno sospiro, ignorando chi elli si fosse, mi dipartii.

Deh, pietose donne, chi crederá possibile in un punto uno cuore cosí alterarsi? Chi dirá che persona mai piú non