Pagina:Boccaccio, Giovanni – Elegia di Madonna Fiammetta, 1939 – BEIC 1766425.djvu/17

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capitolo i 11


altramente il fuoco se stesso d’una parte in un’altra balestra, che una luce, per un raggio sottilissimo trascorrendo, da’ suoi partendosi, percosse negli occhi miei, né in quelli contenta rimase, anzi, non so per quali occulte vie, subitamente al cuore penetrando ne gío. Il quale, nel súbito avvenimento di quella temendo, rivocate a sé le forze esteriori, me pallida e quasi freddissima tutta lasciò; ma non fu lunga la dimoranza, che il contrario sopravvenne, e lui non solamente fatto fervente sentii, anzi le forze tornate ne’ luoghi loro, seco uno calore arrecarono, il quale, cacciata la pallidezza, me rossissima e calda rendè come fuoco, e quello mirando onde ciò procedeva, sospirai. Né da quell’ora innanzi niuno pensiero in me poteo, se non di piacergli.

A cosí fatti sembianti, esso, senza mutare luogo, cautissimo riguardava, e forse, sí come esperto in piú battaglie amorose, conoscendo con quali armi si doveva la disiata preda pigliare, ciascuna ora con umiltá maggiore pietosissimo si mostrava e pieno d’amoroso disio. Oimè! quanto inganno sotto sé quella pietá nascondea, la quale, secondo che gli effetti ora dimostrano, partitasi dal cuore, ove mai poi non ritornò, fittizia si mostrò nel suo viso. E acciò che io non vada ogni suo atto narrando, de’ quali ciascuno era pieno di maestrevole inganno, o egli che l’operasse, o i fati che ’l concedessono, in sí fatta maniera andò, che io, oltre ad ogni potere raccontare, da súbito e inopinato amore mi trovai presa, e ancora sono.

Questi adunque, o pietosissime donne, fu colui il quale il mio cuore con folle estimazione fra tanti nobili, belli e valorosi giovani, quanti non solamente quivi presenti, ma eziandio in tutta la mia Partenope erano, primo, ultimo e solo, elessi per signore della mia vita; questi fu colui, il quale io amai e amo piú che alcuno altro; questi fu colui, il quale dovea essere principio e cagione d’ogni mio male, e, come io spero, di dannosa morte. Questo fu quel giorno, nel quale io prima, di libera donna, divenni miserissima serva; questo fu quel giorno, nel quale io prima amore, non