Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. I, 1918 – BEIC 1758493.djvu/208

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d’un mantaco, le cose concette manda fuori e rivoca dentro. E, non volendo che in cosí riposto segreto della natura a lui solamente paia di dovere esser prestata fede di cosí esquisita ragione, induce per testimoni Anassimandro lampsaceno e Zenofane eracleopolita, li quali conferma queste cose avere scritte ne* libri loro; aggiugnendo ancora queste medesime cose da molti chiarissimi filosofi essere affermate, si come da Pisandro fisico, e da Eussimene in quel libro il quale egli chiama Thelugumenon,] [Appresso, il detto Fulgenzio ad altro intelletto e piú divulgato disegna gli effetti di queste muse, i loro nomi ponendo e quello per ciascuno in particularitá si debba intendere. E cosí la prima nomina Clio, e per questa vuole s’intenda il primo pensiero d’apparare; percioché «Clios» in greco viene a dire «fama» in latino; e nullo è che cerchi scienza se non quella nella quale crede potere prolungare la dignitá della fama sua: e per questa cagione è chiamata la prima Clio, cioè «pensiero di cercare scienza». La seconda è in greco chiamata Euterpe, la quale in latino vuol dire «bene dilettante», accioché primieramente sia il cercare scienza, e appresso sia il dilettarsi in quello che tu cerchi. La terza è appellata Melpomene quasi «me lempio comene» cioè «facente stare la meditazione»; accioché primieramente sia il volere, e appresso che quello ti diletti che tu vuogli, e, oltre a ciò, perseverare, meditando quello che tu disideri. La quarta ha nome Talia, cioè capacitá, quasi come l’uom dicesse «Tithonlia», cioè «pognente cosa che germini». La quinta si chiama Polimnia, quasi «políumneemen», cioè «cosa che faccia molta memoria»; percioché noi diciamo che, dopo la capacitá, è necessaria la memoria. La sesta è chiamata Erato cioè «eurun comenon», il qual noi in latino diciamo «trovatore del simile»; percioché, dopo la scienza e dopo la memoria, è giusta cosa che l’uomo di suo trovi alcuna cosa simile. La settima si chiama Tersicore, cioè «dilettante ammaestramento»: adunque, appresso la invenzione, bisogna che l’uomo discerna e giudichi quello che esso truovi. L’ottava si chiama Urania, cioè