Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. I, 1918 – BEIC 1758493.djvu/239

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che sopra novantanove giusti. Posta dunque l’orazione nel cospetto di Dio, quivi, dolendosi del malvagio stato di colui che la manda, priega; appresso e quello di che ella priega scrive l’autore, dicendo che ella chiede in sua dimanda Lucia e, come suo fedele e che ha di lei bisogno, a lei il raccomanda. E cosí dovemo intendere quella donna gentile essere la santa orazione fatta dal peccatore, e in questa parte dovemo intendere per Lucia la divina clemenza, la divina misericordia, la divina benignitá, la qual veramente è nimica di ciascun crudele, percioché in alcun crudele né pietá né misericordia si trova giammai. Appare adunque per questo che l’orazione dell’autore addomandasse misericordia, per la qual sola noi possiamo, avendo peccato, nella grazia di Dio ritornare; percioché egli è tanta la indegnitá e la iniquitá del peccatore in adoperare contro a’ comandamenti di Dio, che, se la sua misericordia non fosse, alcun nostro merito mai ci potrebbe nel suo amore ritornare. Quinci, per le cose che seguitano, appare il Nostro Signore aver prestati benignamente gli orecchi della sua divinitá a’ prieghi fatti dall’umile orazione, in quanto dice l’autore che Lucia, cioè la divina misericordia, chiamò Beatrice, cioè se medesima dispose a mettere in atto il priego ricevuto: il che appare, in quanto Beatrice, che quivi la grazia salvificante o vogliam dire beatificante s’intende, alla salute del pregante si dispose: il che dallo intrinseco della divina mente procedette. Grande è per certo, come dice san Gregorio, la virtú della orazione, la quale, fatta in terra, adopera in cielo: il che qui manifestamente appare, si come al peccatore è dimostrato; perciochc la forza della sua orazione ha rotto e annullato il duro giudicio di Dio, nel quale esso Iddio vuole che il peccatore sia punito; e l’umile orazione ha tanto potuto che, rotto questo giudicio, al peccatore, in luogo della pena, è conceduta misericordia; e non solamente misericordia, ma ancora preparatagli e mostratagli la via da pervenire a salvazione. Che adunque avviene? Che, per lo desiderio della salute sua, la divina bontá fa che, per la grazia salvificante, si muove Virgilio del limbo: il quale qui si prende per la ragione, per la quale noi siamo detti