Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/278

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mala parte si pone: il che, quantunque non vizi la veritá del subietto, nondimeno è da’ discreti da distinguere e da riguardare, dove debitamente si pone; e, dove non debitamente si pone, averlo per alcuna di quelle spezie d’ira, le quali di sopra son mostrate esser dannose.] Dice adunque il testo cosí: «Lo collo poi» che dal legno ebbe cacciata quella anima iracunda, «con le braccia mi cinse», abbracciandomi; «Baciommi il volto», in segno di singulare benivolenzia; percioché noi abbracciamo e baciamo coloro li quali noi amiamo molto. E dice «il volto», non dice la bocca, accioché per questo noi sentiamo primieramente l’onestá del costume, percioché il baciar nel volto è segno caritativo, ove il baciare in bocca, quantunque quel medesimo sia alcuna volta, le piú delle volte è segno lascivo. E, oltre a ciò, il volto nostro è detto «volto» da «volo v/s», percioché per quello ne’ non viziati uomini si dimostra il voler del cuore: e percioché il voler del cuore dell’autore era buono e onesto, Virgilio, approvando quel buon volere, mostrò la sua approvazione, baciando quella parte del corpo dell’autore, nella quale quella buona disposizione si dimostrava. «E disse: — Alma sdegnosa». Non disse iracunda, ma «sdegnosa», in quanto, giustamente adirandosi e quanto si conviene servando l’ira, mostrò lo sdegno della sua nobile anima. «Benedetta colei che in te», cioè sopra te, «si cinse!». Cingonsi sopra noi le madri nostre nel mentre nel ventre ci portano; e dice qui l’autor «benedetta», a dimostrazion che, come l’albero, il qual porta buon frutto, si dice «benedetto», cosi ancora si dice «benedetta» la madre che porta buon figliuolo. E in questa parte non si commenda poco l’autore; ma egli è in ciò da avere per iscusato, in quanto non fa questo per commendar sé, ma per commendar la virtú della mansuetudine, della quale era di necessitá di trattare in questa parte, accioché noi non credessimo ogni ira esser peccato. «Questi», che ti si mostrò, «fu al mondo», cioè in questa vita, «persona orgogliosa», cioè arrogante: «Bontá», cioè virtú, «non è che sua memoria fregi», cioè adorni; percioché