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quinci, piú per l’altrui grazia che per lo mio senno, in diversi modi or mi ricordo essere uscito; ma si m’avea e il dolor sostenuto e la paura di me tratto che cosí, come mai stato non ci fossi, d’esserci stato mi ricordava. E assai bene ora conosco, senza piú aperta dimostrazione, che faccia gli uomini divenire fiere e che voglia dire la salvatichezza del luogo e gli altri nomi, da te mostratimi della valle, e il non vedere in essa né via né sentiero.

— Omai adunque — disse lo spirito — poiché le tenebre alquanto ti si cominciano a partire dall’intelletto e giá cessa la paura, nella quale io ti trovai, infino che’l lume apparisca che la via da uscirci ti manifesti, d’alcuna cosa teco mi piace di ragionare; e, se la natura del luogo il patisse, io direi, in servigio di te, che stanco ti veggio, che noi a seder ci ponessimo; ma, perché qui far non ci può, ragioniamo in piede. Io so (e, se d’altra parte non sapessi, si mel fecero poco avanti chiaro le tue parole, e ancora il luogo nel quale io t’ho trovato mel manifesta) che tu se’fieramente nelle branche d’amore inviluppato; né m’è piú celato, che questo sia, chi di ciò t’è cagione; e tu il dei nel mio ragionare avere compreso, se di ciò ti ricorda che io dianzi dissi di colei la qual tu vorresti d’aver veduta essere digiuno. Ma, avanti che io piú oltre vada, ti dico che io non voglio che tu da me prenda alcuna vergogna, perch’ella giá piú che ’l convenevole mi fosse cara; ma, cosí sicuramente e con aperto viso di ciò con meco ragiona, come se sempre fossi stato di lei strano; e, per merito della compassione la quale io porto a’tuoi mali, ti priego che come tu ne’ suoi lacci incappasti mi manifesti. —

Al quale io, cacciato via ogni rossore, rispuosi:

— Il priego tuo mi strigne a dirti quello ch’io mai, fuori che a un fidato compagno, non dissi e a lei sola per alcuna mia lettera fe’ palese; né di ciò, dove pure la tua libertá non me ne assicurasse, da te mi dovrei, piú che da un altro, vergognare; né tu turbartene; per ciò che, come tu dalla nostra vita ti dipartisti, secondo che l’ecclesiastiche leggi ne mostrano, quella ch’era stata tua donna non fu piú tua donna,