Pagina:Boccaccio, Giovanni – Opere latine minori, 1924 – BEIC 1767789.djvu/273

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nota 267


II


La presente edizione si fonda anch’essa, naturalmente, su R, ma si propone d’essere qualche cosa di piú e di meglio d’una semplice copia dell’autografo. Essa presume di dar con la piú scrupolosa fedeltá il testo quale fu voluto e quasi totalmente fissato dal Bocc. nell’estrema fase delle cure consacrate alle sue egloghe: e pur tuttavia vuole adattarlo alle consuetudini grafiche d’oggidi e facilitarne la comprensione al lettore. Di qui l’abbandono di formalismi diplomatici nella trascrizione (uso moderno di u e v, eliminazione del segno j, ecc.), nell’apposizione delle maiuscole, nell’interpunzione e nella separazione delle parole; invece si riproduce con ogni cura l’ortografia originale, tanto nelle forme che non furono mai modificate dal poeta, quanto, allorché mutazioni vi furono, in quelle che rappresentano l’ultimo tipo da lui adottato. Ma poiché, nell’applicazione di nuovi criteri ortografici, capitò al Bocc. talvolta di trascurare, per uno spiegabile rilasciamento d’avvertenza, qualche caso qua e lá, di guisa che la riproduzione a facsimile verrebbe a fissare incongruenze e contraddizioni che senza dubbio non possono rispondere al proposito dello scrittore, cosí fu da me creduto legittimo, se non addirittura doveroso, sostituirmi, per questa parte, a lui, e ridurre al tipo prevalentemente documentato anche i casi divergenti. Perciò in inrevocabile X 152 s’è introdotta l’assimilazione che negli altri casi analoghi era stata introdotta dal Bocc. (p. es. irrita da inrita, immitis da inmitis, ecc.); alla grafia perenn- si son riportati peremnis IV 141 e peremnes XV 150, che non avevano subito la variazione; le forme dampnavit X 18, dampna XIII 113, dampnata XV 135 e dampnabis ivi 188 sono state sottoposte alla riduzione comune alle altre molte a cui l’autore tolse il p; accanto ai numerosi sagitta primitivi mutati in sagicta, anche quello di I 39, rimasto invariato, ricevette eguaglianza di trattamento; sull’esempio di nephastus ridotto a nefastus IX 94 e di nefandis XV 104 e nefastis ivi 168 scritti di prima mano (uno dei due sopra una parola precedentemente abrasa), fu sostituita f a ph in nephas V 88 e 104, nephandum ivi 15, nephande X 96 e nephandas XII 1371. Per poche altre parole una variazione



  1. Cfr. anche infandam III 100 e IV 137, infandum X 62, infande XV 84, fandi IV 117, ecc.