Pagina:Boccaccio, Giovanni – Opere latine minori, 1924 – BEIC 1767789.djvu/288

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282 nota


Redazione A:

1) Critis ydeus 47;
2) circumstamus 105;
3) dum mungeret hyrcos 121;
4) domuerat ante leones 1311;
5) scerpsere minaci 134;
6) tales merito vocavere 1532;
7) neglexerat 1803.

Nessuna di queste lezioni arrivò alla redazione B.


Redazione A:

1) pecus pecorisque magistrum 94;
2) librat nunc Phebus 135;
3) lavantem vellera 71;
4) ubera Dulos 936.

Nella redazione B passarono solo le lezioni 1) e 4)7.



    parti di parola corrispondenti a queste che seguono: fuscos di fuscosque 2, Berecinthia 9, en tibi 10, sic 52 (la parola raschiata era un po’ piú lunga di quella che la sostituí), Acrius hinc 73 (meno l’A iniziale, che non fu toccata), vanosque superbi 81, Archipatris 84, qualiter hinc 87, precor e inquit 134, narrasset 138, Fides ista precor sit 143, dulces di dulcesque 156, ardua 176, carones 185, il tratto da pessima passim 197 a iam nimiis 199, et in terris sparsas in luce 202 (oltre all’e finale di ethere), l’intero v. 205, subdebat 209, Hinc 225.

  1. Non è questa la lezione di L, come affermò a torto lo Hecker (p. 63); quel ms. legge contriverat d’accordo con la redazione definitiva.
  2. La prima parola del verso fu scritta originariamente Eriscolas, poi l’s mediana fu erasa.
  3. Tratti rescritti su rasura: Phyllis 39, tradidit et calamos nobis Pan doctior 41 (veramente le ultime due lettere di doctior sono originarie), te piú no di nosse 45, Dic e tu quo noveris illam 66, venit di convenit 69, Phylli di Phyllide 77, Non equidem silvis Phyllis 89, tutto il v. 99 meno il Sed iniziale, designet 143, conati e priores 151, veterni 153, Platoni 154, tutto il v. 156 meno rusticus iniziale, terram cogit e aratro 166, tutto il v. 173 meno l’ultima parola leones, convertar facilis 183, talia quivit 186, labor 187, conscendit 200. Dopo Quid 81 fu abrasa una parola.
  4. Lezione rimasta in L.
  5. La lettura di nunc non è certissima.
  6. Lezione rimasta in L.
  7. Ecco l’elenco solito delle parti rescritte su rasura: placideque e precamur 18, hec Crisidis 25, olee 37, meonias 40, Polibo 48, possum 66, atque tacent volucres 79,