Pagina:Boccaccio, Giovanni – Opere latine minori, 1924 – BEIC 1767789.djvu/287

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nota 281


8) mancava il v. 128, aggiunto successivamente1;
9) dopo il v. 132 seguiva uno che fu poi abraso2 e di cui si può scorgere ancora il principio gentibus in;
10) taboque marcentes 159;
11) ex grege nempe 1743.

La redazione B è giá in tutto simile alla definitiva.


Redazione A:

1) mancava il v. 82, che fu aggiunto posteriormente;
2) per devia Tygris 128;
3) post hec 1344;
4) radiis fulvum 1525;
5) sentes validas iuncosque palustres | extolli et salices vitreas 164 sg.;
6) quo lapsas 1916;
7) laceratus morsibus... | conscissi lapides tractique... | concussi motu montes lucique revulsi 199 sgg.;
8) pecora et armenta 203;
9) monstrum grande 2137;
10) et quot pulchra 223 8;

Le lezioni 4), 6), 9) e 10) passarono nella redazione B; tutte le altre furono modificate prima9.



  1. Per questa giunta e per l’altra segnata 6), cfr. Hecker, p. 51.
  2. Con la nota «vacat» a fianco.
  3. Elementi rescritti sopra raschiatura: turb di turbare 12, tutto il v. 15 meno la lettera iniziale, plor di ploro 21, Te nempe Podarcem | credebam 27 sg., voca di revocabimus 39, us di incertusque 45, creat di recreat 49, eu di heu e Polipus 54, dure 72, acha di achanto 88, cruentis | trux pastor 114 sg. (veramente l’iniziale di trux è originaria), furias 118, venit di convenit 132, squamo di squamosaque 137, trucem 142, velim 164, unc di tunc e Polipus 168 (il Foresti, Giorn. stor., LXXVIII, p. 328, n. 5, afferma che questo nome «sembra fosse prima Nereus», ma non dice donde abbia tratto la notizia: certo non dall’osservazione del ms.). Una parola fu erasa dopo pios 57.
  4. Il v. aveva una sillaba di troppo.
  5. Lezione rimasta in L (cfr. Hecker, pp. 46 e 63).
  6. Lezione rimasta in L. Si noti l’errore di grammatica sfuggito al Bocc. e che fu riparato piú tardi; l’osservazione vale anche per le lezioni 5) e 7).
  7. Lezione rimasta in L (cfr. Hecker, p. 63).
  8. Lezione rimasta in L.
  9. Ebbero ab initio forma diversa, e poi furono abrase e rescritte, le parole e