Pagina:Boccaccio, Giovanni – Opere latine minori, 1924 – BEIC 1767789.djvu/286

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280 nota


9) Me terra dehiscat 1521;
10) et obstrue 162;
11) mancavano i due vv. 190-191, che furono aggiunti posteriormente. Si avverta ancora che il tratto dal v. 58 al 72 in origine appariva posto sulla bocca di Archas (il lemma relativo, scritto in forma abbreviata Ar., fu poi abraso); corrispondentemente, al tratto che principia col v. 73 era affiancato un altro lemma, pure abraso, e questo in modo da non potersi piú leggere2.

Nella redazione B passarono le giunte 2), 4) e 11), oltre alle lezioni 3), 6), 7) e 9).


Redazione A:

1) nullo mirto 20;
2) suos canit 51;
3) meministi, dum pascua 69;
4) al v. 113 seguivano tre versi che furono poi abrasi, ma non sí profondamente che ancora non si possano riconoscere, sia pure con qualche stento; il loro tenore era il seguente:

Minois infonda furit proles Gerionque simulque
Busiris et Cacus, ciclops Poliphemus et omnes
quos Tellus genuit diros Celumque malignum3;

5) Hos inter 1144;
6) mancavano i vv. 122-126, che furono aggiunti posteriormente;
7) heu michi! tunc pavidos 127;


  1. Lezione rimasta in L
  2. Furono rescritti su rasura, e dovevano dunque sonare diversamente ab initio, il titolo Lipis nell’incipit e nell’explicit dell’egloga, oltre che nell’intestazione delle cc. 38 v-44 r, ed il nome Batracos nell’incipit e nei lemmi, sia nel primo (in cui fu scritto per intero) che nei successivi (in cui fu ridotto alla sillaba Ba.); tutte queste rescrizioni sono in inchiostro nero, mentre appartengono a tratti in rubrica. Furono inoltre rifatti sopra raschiature i luoghi seguenti: pecudes 4, pharetris 52, cytharis 53, meritis nec laude refulgens 108, divertit inertes 112, sydera cymbris 125, Batracos e flendo 126 (questa parola fu scritta propriamente non sull’originaria erasa, ma nel margine, e richiamata poi con un apposito segno al posto di quella), pia di impia e tutto il rimanente del v. 153 (di lupanar solo la l capitò sulla rasura), labores 163.
  3. Cfr. Hecker, p. 48 (con qualche lieve svista nella trascrizione). Accanto alla erasione fu poi scritto, al solito, «vacat». Si osservi che il primo dei tre versi misura sette piedi!
  4. Prima dell’H iniziale era stata scritta una I.