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phium scriptum in saxo legitur Padue apud monasterium Sancte Iustine sic etc. Hic ab urbis conditione usque ad tempora Augusti romanam transcripsit ystoriam per decadas dirigens; cui in scribendo ystoriam nemo conferri potuit1.
La terza ed ultima rielaborazione della stessa materia si ha finalmente nella biografia qui ristampata, la cui genuinitá risulta, per tutte queste conferme e concordanze, indubitabile2.
Il testo del ms. Laur. non richiede che la correzione Roma 25722 invece di Romam, e lievissimi adattamenti dell’ortografia all’uso seguito dallo scrittore nella sua maturitá3.
- ↑ Il passo fu stampato dal Macrí-Leone, Giorn. stor., X, p. 38. Invece del testo dell’epigrafe qui il Bocc. pose il semplice «i.»: e s’intende che non lo trascrivesse quando si avverta che l’aveva giá sott’occhio in ZL.
- ↑ Ma il Wilkins la incluse invece tra gli scritti di dubbia autenticitá (op. cit., p. 121).
- ↑ Quella del ms. si conforma all’uso umanistico, e quindi segna tutti i dittonghi; scrive poi bibliotheca, Hieronymus, presbyter, epitaphium, historia historiographus, dove io adotto le grafie boccaccesche per quanto riguarda l’uso dell’h e dell’y.