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94 AMOROSA VISIONE

Per te si fuggono angoscie e dolori,
     20Per te ogni allegrezza ed ogni festa
     Surge e riposa dove tu dimori.
O spegnitor d’ogni cosa molesta,
     O dolce luce mia, questa Euridice
     Lunga stagion con gioia la mi presta.
25Sempre mi chiamerò per te felice,
     Per te giocondo, per te amadore
     Starò come fa pianta per radice.
A veder quel mi s’allegrava il core,
     E immaginando quelle parolette,
     30A me non che a lui crescea valore.
E poi appresso a queste cose dette,
     Diomede e Ulisse si vedeano
     Divenuti merciai vender gioiette
Tra suore quivi, che queste voleano
     35In vista comperar, ma dall’un lato
     E spade e archi forti questi aveano,
Saette ancor, de’ quali avea pigliato
     Uno una suora ch’ivi stava presso,
     E infino al ferro l’arco avea tirato.
40Onde parea dicesser: questi è desso,
     Questi è Achille, cui andiam cercando,
     E gir se ne volean quindi con esso.
La qual cosa vedendo, sospirando,
     Una sorella quivi contastava
     45A que’ che lui andavan lusingando.
Achille gir con essi disïava,
     E spogliandosi allor la veste fitta,
     Come buon cavalier presto s’armava.