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CAPITOLO XXIV. 99

E per lei spesso mutava colore
     50Preghi porgendo, e non erano intesi,
     Onde lui costringea greve dolore.
Rimirando ivi ancora vediési
     Sesto ed Abido, picciole isolette,
     E ’l mar che le divide ancor pariési.
55Sovvennemi ivi quando vi cadette
     Elles, andando di dietro al fratello
     All’isola de’ Colchi, ove ristette.
Era notando, ignudo nato, in quello
     Mare Leandro, andando in ver colei,
     60Cui più amava, vigoroso e snello.
Venuta là alla riva costei,
     Vedea con panni ricever costui,
     Tutto asciugando lui dal capo a’ piei:
E poi vedeva quivi lei e lui
     65Con tanta gioia standosi abbracciati,
     Che simil non si vide mai in altrui.
Ritornar poi il vedea per gli usati
     Mari alla casa, e di far quel cammino
     Suoi membri non parien mai affannati.
70A questo mare alquanto era vicino
     Minos, Alcatöe tenendo stretta
     Per forte assedio, volendo il destino
Romper di quel capel che nella vetta
     Del capo a Niso stava, che per esso
     75L’oste di fuori non avea sospetta.
E quivi quella torre, ove fu messo
     Già lo strumento d’Apollo sonante,
     Vi si vedea rilucere appresso.