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118 AMOROSA VISIONE

Oh come trista lì rammaricare
     20La vi vedea con quella spada in mano,
     Che fe’ poi la sua vita terminare!
Rompendosi le nere vesti, e invano
     Chiamando il nome d’Enea che l’atasse,
     Si pose quella al suo petto non sano;
25E poi sopr’essa parve si lasciasse
     Cader piangendo e sospirando forte,
     Perchè la spada di sopra passasse:
Forata quivi, dolorosa morte
     L’occupò sopra ’l letto, ove sedea
     30Prima piangendo sua misera sorte.
Appresso questa al mio parer vedea
     Tanto contenti Florio e Biancofiore,
     Quantunque più ciascuno esser potea:
Tututto il lor trapassato dolore
     35V’era dipinto degno di memoria,
     Pensando al lor perfettissimo amore.
E dopo questa piacevole storia,
     Vi vidi Lancillotto effigïato,
     Con quella che sì lungo fu sua gloria.
40Lì dopo lui dal suo destro lato
     Era Tristano, e quella di cui elli
     Fu più che d’altra mai innamorato,
E più assai ancora dopo a quelli
     N’avea ch’io non conobbi, o che la mente
     45Non mi ridice bene i nomi d’elli:
Ond’io, che in maggior parte la presente
     Faccia compresa avea, ritornai ’l viso
     A quella Donna più ch’altra piacente.