Pagina:Boccaccio - Amorosa visione, Magheri, 1833.djvu/67

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CAPITOLO XIII. 55

Là si ficcava tra la turba molta
     50Con un roncone in man tagliando, e presto
     Di quella a’ piè si faceva raccolta,
Impiendo con affanno il suo molesto
     Voler, cacciando misura e pietate
     In modo sconcio assai e disonesto.
55Rubesto appresso la sua crudeltate
     Falaris dimostrava, ricidendo
     Con una accetta una gran quantitate,
E via di quindi di quel trasferendo;
     Poi arrotata la ingrossata accetta
     60Ancora quivi tornava correndo,
Con furïosa e minaccevol fretta.
     Quivi si vedea Pirro, accompagnato
     Con mal disposta e dispiacevol setta;
A molti lì per forza avean levato
     65A cui cesta di collo, a cui di seno
     Avean rubato l’or ch’avea cavato,
Ridendo poi fra lor se ne faciéno
     Beffe ed istrazio di que’ cattivelli,
     Ch’a cavar quel fatica avuta aviéno.
70Ancora vidi star presso di quelli
     Il dispietato ed iniquo Tereo
     Di quel tesoro prender, nel quale elli
Fatica non durò mai, come feo
     Quelli a cui il toglieva: e dopo lui
     75Pien d’oro dimorava Tolomeo.
Ivi era Pisistráto, per la cui
     Cura più scrigni ripieni e calcati
     Quivi ne vidi tirati da lui.