Pagina:Boccaccio - Decameron I.djvu/111

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novella quinta 107

pozzo, ed egli lá giú si lavasse, e come lavato fosse, crollasse la fune ed essi il tirerebber suso; e cosí fecero. Avvenne che, avendol costor nel pozzo collato, alcuni della famiglia della signoria, li quali e per lo caldo e perché corsi erano dietro ad alcuno, avendo sete, a quel pozzo venieno a bere; li quali come quegli due videro, incontanente cominciarono a fuggire. Li famigliari che quivi venivano a bere non avendogli veduti, essendo giá nel fondo del pozzo Andreuccio lavato, dimenò la fune. Costoro, assetati, posti giú lor tavolacci e loro armi e lor gonnelle, cominciarono la fune a tirare, credendo a quella il secchion pien d’acqua essere appiccato. Come Andreuccio si vide alla sponda del pozzo vicino, cosí, lasciata la fune, con le mani si gittò sopra quella; la qual cosa costor veggendo, da subita paura presi, senza altro dir lasciaron la fune e cominciarono quanto piú poterono a fuggire. Di che Andreuccio si maravigliò forte, e se egli non si fosse bene attenuto, egli sarebbe infin nel fondo caduto, forse non senza suo gran danno o morte: ma pure uscitone e queste armi trovate le quali egli sapeva che i suoi compagni non avean portate, ancora piú s’incominciò a maravigliare. Ma dubitando e non sappiendo che, della sua fortuna dolendosi, senza alcuna cosa toccar, quindi diliberò di partirsi: ed andava senza saper dove. Cosí andando, si venne scontrato in que’ due suoi compagni, li quali a trarlo del pozzo venivano: e come il videro, maravigliandosi forte, il domandarono chi del pozzo l’avesse tratto. Andreuccio rispose che non sapea, e loro ordinatamente disse come era avvenuto e quello che trovato aveva fuori del pozzo. Di che costoro, avvisatisi come stato era, ridendo gli contarono perché s’eran fuggiti e chi stati eran coloro che sú l’avean tirato; e senza piú parole fare, essendo giá mezzanotte, n’andarono alla chiesa maggiore, ed in quella assai leggermente entrarono, e furono all’arca, la quale era di marmo e molto grande: e con lor ferro il coperchio, che era gravissimo, sollevaron tanto quanto uno uomo vi potesse entrare, e puntellarono. E fatto questo, cominciò l’uno a dire: — Chi entrerá dentro? — A cui l’altro rispose: — Non io. — Né io, —