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138 giornata seconda

l’amor d’Antioco morto, quasi da iguali appetito tirati, cominciatisi a stuzzicare insieme, prima che a Baffa giugnessero, lá onde era il cipriano, insieme fecero parentado; ed a Baffa pervenuti, piú tempo insieme col mercatante si stette. Avvenne per ventura che a Baffa venne per alcuna sua bisogna un gentile uomo il cui nome era Antigono, la cui etá era grande ma il senno maggiore, e la ricchezza piccola, per ciò che in assai cose intramettendosi egli ne’ servigi del re di Cipri gli era la fortuna stata contraria. Il quale, passando un giorno davanti alla casa dove la bella donna dimorava, essendo il cipriano mercatante andato con sua mercatantía in Erminia, gli venne per ventura ad una finestra della casa di lei questa donna veduta; la qual, per ciò che bellissima era, fisa cominciò a riguardare, e cominciò seco stesso a ricordarsi di doverla avere altra volta veduta, ma il dove in niuna maniera ricordarsi poteva. La bella donna, la quale lungamente trastullo della fortuna era stata, appressandosi il termine nel quale i suoi mali dovevano aver fine, come ella Antigono vide, cosí si ricordò di lui in Alessandria ne’ servigi del padre in non piccolo stato aver veduto; per la qual cosa subita speranza prendendo di dover potere ancora nello stato real ritornare per lo colui consiglio, non sentendovi il mercatante suo, come piú tosto poté, si fece chiamare Antigono. Il quale a lei venuto ella vergognosamente domandò se egli Antigono di Famagosta fosse, sí come ella credeva. Antigono rispose del sí, ed oltre a ciò disse: — Madonna, a me pare voi riconoscere, ma per niuna cosa mi posso ricordar dove; per che io vi priego, se grave non v’è, che a memoria mi riduciate chi voi siete. — La donna, udendo che desso era, piagnendo forte gli si gittò con le braccia al collo, e dopo alquanto lui che forte si maravigliava domandò se mai in Alessandria veduta l’avesse. La qual domanda udendo Antigono, incontanente riconobbe costei essere Alatiel figliuola del soldano, la quale morta in mare si credeva che fosse, e vollele fare la debita reverenza: ma ella nol sostenne, e pregollo che seco alquanto si sedesse. La qual cosa da Antigono fatta, egli reverentemente la domandò come e quando e donde quivi venuta