Pagina:Boccaccio - Decameron I.djvu/169

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novella nona 165

tu m’abbi uccisa; ed io ti giuro per quella salute la quale tu donata m’avrai che io mi dileguerò ed andronne in parte che mai né a lui né a te né in queste contrade di me perverrá alcuna novella. — Il famigliare, che mal volentieri l’uccidea, leggermente divenne pietoso; per che, presi i drappi suoi e datole un suo farsettaccio ed un cappuccio, e lasciatile certi denari li quali essa avea, pregandola che di quelle contrade si dileguasse, la lasciò nel vallone a piè ed andonne al signor suo, al quale disse che il suo comandamento non solamente era fornito, ma che il corpo di lei morta aveva tra parecchi lupi lasciato. Bernabò dopo alcun tempo se ne tornò a Genova, e saputosi il fatto, forte fu biasimato. La donna, rimasa sola e sconsolata, come la notte fu venuta, contraffatta il piú che poté n’andò ad una villetta ivi vicina, e quivi, da una vecchia procacciato quello che le bisognava, racconciò il farsetto a suo dosso, e fattol corto, e fattosi della sua camiscia un paio di pannilini ed i capelli tondutisi e trasformatasi tutta in forma d’un marinaro, verso il mare se ne venne, dove per ventura trovò un gentile uom catalano il cui nome era segner En Cararh, il quale d’una sua nave, la quale alquanto di quivi era lontana, in Alba giá disceso era a rinfrescarsi ad una fontana; col quale entrata in parole, con lui s’acconciò per servidore, e salissene sopra la nave, faccendosi chiamare Sicuran da Finale. Quivi, di miglior panni rimesso in arnese dal gentile uomo, lo ’ncominciò a servir sí bene e sí acconciamente, che egli gli venne oltre modo a grado. Avvenne ivi a non guari di tempo che questo catalano con un suo carico navigò in Alessandria e portò certi falconi pellegrini al soldano, e presentògliele; al quale il soldano avendo alcuna volta dato mangiare e veduti i costumi di Sicurano che sempre a servir l’andava, e piaciutigli, al catalano il domandò, e quegli, ancora che grave gli paresse, gliele lasciò. Sicurano in poco di tempo non meno la grazia e l’amor del soldano acquistò, col suo bene adoperare, che quella del catalano avesse fatto; per che in processo di tempo avvenne che, dovendosi in un certo tempo dell’anno, a guisa d’una fiera, fare una gran ragunanza di mercatanti e cristiani e saracini in