fosse. La madre del fanciullo, di ciò avvedutasi, molte volte ne gli disse male e nel gastigò: ed appresso, co’ tutori di lui, non potendosene Girolamo rimanere, se ne dolfe, e come colei che si credeva per la gran ricchezza del figliuolo fare del pruno un melrancio, disse loro: — Questo nostro fanciullo, il quale appena ancora non ha quattordici anni, è sí innamorato d’una figliuola d’un sarto nostro vicino, che ha nome la Salvestra, che, se noi dinanzi non gliele leviamo, per avventura egli la si prenderá un giorno, senza che alcuno il sappia, per moglie, ed io non sarò mai poscia lieta, o egli si consumerá per lei se ad altrui la vedrá maritare: e per ciò mi parrebbe che, per fuggir questo, voi il doveste in alcuna parte mandare lontano di qui ne’ servigi del fondaco, per ciò che, dilungandosi da veder costei, ella gli uscirá dell’animo e potrengli poscia dare alcuna giovane ben nata per moglie. — I tutori dissero che la donna parlava bene e che essi ciò farebbero a lor potere, e fattosi chiamare il fanciullo nel fondaco, gl’incominciò l’uno a dire assai amorevolmente: — Figliuol mio, tu se’ oggimai grandicello; egli è ben fatto che tu incominci tu medesimo a vedere de’ fatti tuoi, per che noi ci contenteremmo molto che tu andassi a stare a Parigi alquanto, dove gran parte della tua ricchezza vedrai come si traffica: senza che, tu diventerai molto migliore e piú costumato e piú da bene lá che qui non faresti, veggendo quei signori e quei baroni e quei gentili uomini che vi sono assai e de’ lor costumi apprendendo; poi te ne potrai qui venire. — Il garzone ascoltò diligentemente ed in brieve rispose, niente volerne fare, per ciò che egli credeva cosí bene come uno altro potersi stare a Firenze. I valenti uomini, udendo questo, ancora con piú parole il riprovarono: ma non potendo trarne altra risposta, alla madre il dissero. La quale fieramente di ciò adirata, non del non volere egli andare a Parigi, ma del suo innamoramento gli disse una gran villania, e poi, con dolci parole raumiliandolo, lo ’ncominciò a lusingare ed a pregar dolcemente che gli dovesse piacere di far quello che volevano i suoi tutori: e tanto gli seppe dire, che egli acconsentí di dovervi andare a stare uno anno e non piú; e cosí fu fatto.