Pagina:Boccaccio - Decameron I.djvu/359

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novella seconda 355

mai in Lipari non tornare se non ricco: e quindi partitosi, corseggiando cominciò a costeggiare la Barberia, rubando ciascuno che meno poteva di lui; nella qual cosa assai gli fu favorevole la fortuna, se egli avesse saputo porre modo alle felicitá sue. Ma non bastandogli d’essere egli ed i suoi compagni in brieve tempo divenuti ricchissimi, mentre che di trasricchire cercavano, avvenne che da certi legni di saracini, dopo lunga difesa, co’ suoi compagni fu preso e rubato: e di lor la maggior parte da’ saracini mazzerati ed isfondolato il legno, esso, menato a Tunisi, fu messo in prigione ed in lunga miseria guardato. In Lipari tornò, non per uno o per due ma per molte e diverse persone, la novella che tutti quegli che con Martuccio erano sopra il legnetto erano stati annegati. La giovane, la quale senza misura della partita di Martuccio era stata dolente, udendo lui con gli altri esser morto, lungamente pianse, e seco dispose di non voler piú vivere, e non sofferendole il cuore di se medesima con alcuna violenza uccidere, pensò nuova necessitá dare alla sua morte: ed uscita segretamente una notte di casa il padre ed al porto venutasene, trovò per ventura alquanto separata dall’altre navi una navicella di pescatori, la quale, per ciò che pure allora smontati n’erano i signori di quella, d’albero e di vela e di remi la trovò fornita. Sopra la quale prestamente montata e co’ remi alquanto in mar tiratasi, ammaestrata alquanto dell’arte marineresca, sí come generalmente tutte le femine in quella isola sono, fece vela e gittò via i remi ed il timone, ed al vento tutta si commise, avvisando dover di necessitá avvenire o che il vento barca senza carico e senza governator rivolgesse o ad alcuno scoglio la percotesse e rompesse; di che ella, eziandio se campar volesse, non potesse, ma di necessitá annegasse: ed avviluppatasi la testa in un mantello, nel fondo della barca piagnendo si mise a giacere. Ma tutto altramenti addivenne che ella avvisato non avea: per ciò che, essendo quel vento che traeva, tramontana, e questo assai soave, e non essendo quasi mare, e ben reggente la barca, il seguente dí alla notte che sú montata v’era, in sul vespro, ben cento miglia sopra Tunisi ad una piaggia vicina ad una cittá chiamata Susa ne la portò. La