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Pagina:Boccaccio - Decameron I.djvu/77

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Giá per tutto aveva il sol recato con la sua luce il nuovo giorno, e gli uccelli su per li verdi rami cantando piacevoli versi ne davano agli orecchi testimonianza, quando parimente tutte le donne ed i tre giovani, levatisi, ne’ giardini se n’entrarono, e le rugiadose erbe con lento passo scalpitando, d’una parte in un’altra, belle ghirlande faccendosi, per lungo spazio diportando s’andarono. E sí come il trapassato giorno avean fatto, cosí fecero il presente: per lo fresco avendo mangiato, dopo alcun ballo s’andarono a riposare, e da quello appresso la nona levatisi, come alla loro reina piacque, nel fresco pratello venuti, a lei dintorno si posero a sedere. Ella, la quale era formosa e di piacevole aspetto molto, della sua ghirlanda dell’alloro coronata, alquanto stata e tutta la sua compagnia riguardata nel viso, a Neifile comandò che alle future novelle con una desse principio; la quale, senza alcuna scusa fare, cosí lieta cominciò a parlare:

[I]

Martellino, infignendosi attratto, sopra santo Arrigo fa vista di guerire, e conosciuto il suo inganno, è battuto; e poi preso ed in pericol venuto d’essere impiccato per la gola, ultimamente scampa.


Spesse volte, carissime donne, avvenne che chi altrui s’è di beffare ingegnato, e massimamente quelle cose che sono da reverire, s’è con le beffe e talvolta col danno di sé solo ritrovato; il perché, acciò che io al comandamento della reina ubidisca e