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Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/134

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128 giornata ottava

Vendilo, e godianci i denari: ed a móglieta di’ che ti sia stato imbolato. — Calandrin disse: — No, ella nol crederebbe, e caccerebbemi fuor di casa; non v’impacciate, ché io nol farei mai. — Le parole furono assai, ma niente montarono. Calandrino gl’invitò a cena cotale alla trista, sí che costor non vi vollon cenare, e partirsi da lui. Disse Bruno a Buffalmacco: — Vogliángli noi imbolare stanotte quel porco? — Disse Buffalmacco: — O come potremmo noi? — Disse Bruno: — Il come ho io ben veduto, se egli nol muta di lá ove egli era testé. — — Adunque, — disse Buffalmacco — facciánlo: perché nol faremmo noi? E poscia cel goderemo qui insieme col domine. — Il prete disse che gli era molto caro. Disse allora Bruno: — Qui si vuole usare un poco d’arte. Tu sai, Buffalmacco, come Calandrino è avaro e come egli bee volentieri quando altri paga; andiamo e menianlo alla taverna: quivi il prete faccia vista di pagar tutto per onorarci e non lasci pagare a lui nulla; egli si ciurmerá, e verracci troppo ben fatto poi, per ciò che egli è solo in casa. — Come Brun disse, cosí fecero. Calandrino, veggendo che il prete non lo lasciava pagare, si diede in sul bere, e benché non ne gli bisognasse troppo, pur si caricò bene; ed essendo giá buona ora di notte quando dalla taverna si partí, senza volere altramenti cenare, se n’entrò in casa, e credendosi aver serrato l’uscio, il lasciò aperto ed andossi a letto. Buffalmacco e Bruno se n’andarono a cenar col prete, e come cenato ebbero, presi loro argomenti per entrare in casa Calandrino lá onde Bruno aveva divisato, lá chetamente n’andarono: ma trovando aperto l’uscio, entraron dentro, ed ispiccato il porco, via a casa del prete nel portarono, e ripostolo, se n’andarono a dormire. Calandrino, essendogli il vino uscito del capo, si levò la mattina, e come scese giú, guardò e non vide il porco suo, e vide l’uscio aperto; per che, domandato quello e quello altro se sapessero chi il porco s’avesse avuto, e non trovandolo, incominciò a fare il romor grande, oisè! dolente sé! che il porco gli era stato imbolato. Bruno e Buffalmacco, levatisi, se n’andarono verso Calandrino per udir ciò che egli del porco dicesse; il quale, come gli vide, quasi piagnendo chiamatigli, disse: