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156 giornata ottava

confessato che acconciamente della sua dimestichezza con Ispinelloccio negar non potea, piagnendo gl’incominciò a chieder perdono. Alla quale il Zeppa disse: — Vedi, donna, tu hai fatto male; il quale se tu vuogli che io ti perdoni, pensa di far compiutamente quello che io t’imporrò, il che è questo. Io voglio che tu dichi a Spinelloccio che domattina in su l’ora della terza egli truovi qualche cagione di partirsi da me e venirsene qui a te: e quando egli ci sará, io tornerò, e come tu mi senti, cosí il fa’ entrare in questa cassa e serracel dentro; poi, quando questo fatto avrai, ed io ti dirò il rimanente che a fare avrai: e di far questo non aver dottanza niuna, ché io ti prometto che io non gli farò male alcuno. — La donna, per sodisfargli, disse di farlo; e cosí fece. Venuto il dí seguente, essendo il Zeppa e Spinelloccio insieme, in su la terza Spinelloccio, che promesso aveva alla donna d’andare a lei a quella ora, disse al Zeppa: — Io debbo staman desinare con alcuno amico, al quale io non mi voglio fare aspettare, e per ciò fatti con Dio. — Disse il Zeppa: — Egli non è ora di desinare di questa pezza. — Spinelloccio disse: — Non fa forza; io ho altressí a parlar seco d’un mio fatto, sí che egli mi vi convien pure essere a buona ora. — Partitosi adunque Spinelloccio dal Zeppa, data una sua volta, fu in casa con la moglie di lui: ed essendosene entrati in camera, non istette guari che il Zeppa tornò; il quale come la donna sentí, mostratasi paurosa molto, lui fece ricoverare in quella cassa che il marito detto l’avea, e serrollovi entro, ed uscí della camera. Il Zeppa, giunto suso, disse: — Donna, è egli otta di desinare? — La donna rispose: — Sí, oggimai. — Disse allora il Zeppa: — Spinelloccio è andato a desinare stamane con un suo amico ed ha la donna sua lasciata sola; fátti alla finestra e chiamala, e di’ che venga a desinar con essonoi. — La donna, di se stessa temendo e per ciò molto obediente divenuta, fece quello che il marito le ’mpose. La moglie di Spinelloccio, pregata molto dalla moglie del Zeppa, vi venne, udendo che il marito non vi doveva desinare: e quando ella venuta fu, il Zeppa, faccendole le carezze grandi e presala dimesticamente per mano, comandò pianamente alla moglie che in