Vai al contenuto

Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/181

Da Wikisource.

novella decima 175

chiamare madama Iancofiore, avendo alcuna cosa sentita de’ fatti suoi, gli pose l’occhio addosso; di che egli accorgendosi, estimando che ella fosse una gran donna, s’avvisò che per la sua bellezza le piacesse, e pensossi di volere molto cautamente menar questo amore: e senza dirne cosa alcuna a persona, incominciò a far le passate dinanzi alla casa di costei. La quale accortasene, poi che alquanti dí l’ebbe bene con gli occhi acceso, mostrando ella di consumarsi per lui, segretamente gli mandò una sua femina la quale ottimamente l’arte sapeva del ruffianesimo, la quale quasi con le lagrime in su gli occhi, dopo molte novelle, gli disse che egli con la bellezza e con la piacevolezza sua aveva sí la sua donna presa, che ella non trovava luogo né dí né notte: e per ciò, quando a lui piacesse, ella disiderava piú che altra cosa di potersi con lui ad un bagno segretamente trovare; ed appresso questo, trattosi uno anello di borsa, da parte della sua donna gliele donò. Salabaetto, udendo questo, fu il piú lieto uomo che mai fosse: e preso l’anello e fregatolsi agli occhi e poi basciatolo, sel mise in dito e rispose alla buona femina che, se madama Iancofiore l’amava, che ella n’era ben cambiata, per ciò che egli amava piú lei che la sua propria vita, e che egli era disposto d’andare dovunque a lei fosse a grado e ad ogni ora. Tornata adunque la messaggera alla sua donna con questa risposta, a Salabaetto fu a mano a man detto a qual bagno il dí seguente, passato vespro, la dovesse aspettare; il quale, senza dirne cosa del mondo a persona, prestamente all’ora impostagli v’andò, e trovò il bagno per la donna esser preso. Dove egli non istette guari, che due schiave venner cariche: l’una aveva un materasso di bambagia bello e grande in capo, e l’altra un grandissimo paniere pien di cose; e steso questo materasso in una camera del bagno sopra una lettiera, vi miser sú un paio di lenzuola sottilissime listate di seta e poi una coltre di bucherame cipriana bianchissima con due origlieri lavorati a maraviglie; ed appresso questo, spogliatesi ed entrate nel bagno, quello tutto lavarono e spazzarono ottimamente. Né stette guari che la donna, con due sue altre schiave appresso, al bagno venne; dove ella, come prima ebbe