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Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/304

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298 giornata decima

potessero, né mai al vero non aggiunse né s’appressò. Venuto il tempo del passaggio e faccendosi l’apparecchiamento grande per tutto, messer Torello, nonostanti i prieghi della sua donna e le lagrime, si dispose ad andarvi del tutto: ed avendo ogni appresto fatto ed essendo per cavalcare, disse alla sua donna, la quale egli sommamente amava: — Donna, come tu vedi, io vado in questo passaggio sí per onor del corpo e sí per salute dell’anima; io ti raccomando le nostre cose ed il nostro onore; e per ciò che io sono dell’andar certo, e del tornare, per mille casi che posson sopravvenire, niuna certezza ho, voglio io che tu mi facci una grazia: che che di me s’avvenga, ove tu non abbi certa novella della mia vita, che tu m’aspetti uno anno ed un mese ed un dí senza rimaritarti, incominciando da questo di che io mi parto. — La donna, che forte piagneva, rispose: — Messer Torello, io non so come io mi comporterò il dolore nel qual, partendovi, voi mi lasciate: ma dove la mia vita sia piú forte di lui ed altro di voi avvenisse, vivete e morite sicuro che io viverò e morrò moglie di messer Torello e della sua memoria. — Alla qual messer Torel disse: — Donna, certissimo sono che, quanto in te sará, che questo che tu mi prometti avverrá: ma tu se’ giovane donna e se’ bella e se’ di gran parentado, e la tua vertú è molta ed è conosciuta per tutto; per la qual cosa io non dubito punto che molti grandi e gentili uomini, se niente di me si suspicherá, non ti domandino a’ tuoi fratelli e parenti, dagli stimoli de’ quali, quantunque tu vogli, non ti potrai difendere e per forza ti converrá compiacere a’ voler loro: e questa è la cagion per la quale io questo termine e non maggior ti domando. — La donna disse: — Io farò ciò che io potrò di quello che detto v’ho; e quando pure altro far mi convenisse, io v’ubidirò, di questo che m’imponete, certamente. Priego io Iddio che a cosí fatti termini né voi né me rechi a questi tempi. — Finite le parole, la donna piagnendo abbracciò messer Torello, e trattosi di dito uno anello, gliele diede dicendo: — Se egli avviene che io muoia prima che io vi riveggia, ricordivi di me quando il vedrete. — Ed egli presolo, montò a cavallo, e detto ad ogni uomo addio, andò a suo