Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/310

Da Wikisource.
306 il filocolo

mancò né menomò il disio, ma ciascuno crebbe, e piú che mai arsi e ardo: il quale fuoco, tenendo lui nelle braccia e tal volta vedendolo, come io poteva meglio mitigava tenendolo dentro nascose. Avvenne, non si rivide poi la luna tonda, che costui commise disavedutamente cosa, per la quale eterno esilio dalla presente cittá gli fu donato: ond’egli, dubitando la morte, di qui s’è partito, senza speranza di ritornare. E io, sopra ogni altra femina dolorosa, ardendo piú che mai, senza lui sono rimasa disperata, ond’io mi doglio. E quella cosa che piú la mia doglia aumenta è ch’io da tutte parti mi veggo chiusa la via di poterlo seguire: pensa oramai se io ho da dolermi cagione». Dissi io allora: «E quest’altra perché si dole?». E quella rispose: «Questa similmente com’io innamorata d’un altro, e da lui similmente senza fine amata, acciò che i suoi disii non passassero senza parte d’alcun diletto, per gli amorosi sentieri piú volte s’è ingegnata di volergli recare ad effetto, a’ cui intendimenti gelosia ha sempre rotte le vie e occupate: per che mai a quelli non poté pervenire, né vede di potere, ond’ella si consuma stretta da ferventissimo amore, sí come tu puoi pensare se mai amasti. Trovandoci noi, adunque, qui solette, de’ nostri infortunii cominciammo a ragionare, e, conoscendoli piú d’alcun’altra donna maggiori, non potemmo ritenere le lagrime, ma piangendo ci dolevamo, sí come tu potesti vedere». Assai mi dolse di loro udendo questo, e con quelle parole che al loro conforto mi parvero utili le sovvenni, e da loro mi partii. Ora mi s’è piú volte per la mente rivolto il loro dolore, e alcuna volta ho fra me pensato qual doveva essere maggiore, e l’una volta consento quello dell’una, e l’altra quello dell’altra: e le molte ragioni per le quali ciascuna mi pare che abbia da dolersi non mi lasciano fermare ad alcuna, onde io ne dimoro in dubbio. Piacciavi, adunque, che per voi io di questa erranza esca, dicendomi quale maggiore doglia vi pare che sostenga».

«Grave dolore era quello di ciascuna» disse la reina, «ma considerando che a colui è grandissima l’avversitá che nelle prosperitá è usato, noi terremo che quella che ’l suo