Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/374

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mondane cose e le divine che in prima, e quelle amare ciascuna secondo il suo dovere. E cosí ammirandosi di ciò, si trovò tra le donne, le quali da prima non conosceva, e con loro la sua Biancofiore pareva che fosse, e che prendesse maravigliosa contezza: delle quali tre vedeva l’una tanto vermiglia e nel viso e ne’ vestimenti quanto se tutta ardesse, e l’altra tanto verde ch’avanzato avrebbe ogni smeraldo, e la terza bianchissima passava la neve nella sua bianchezza. E dimorando questi con loro per certo spazio, avendo ben di loro nel core ogni certezza, seguendo i loro vestigi, subitamente si vide da loro con tutta la navicella su per l’albero levarsi al cielo, quelle tre essendo li duci, e le quattro di sotto a lui rimanere sopra le salate onde, e ad alto sospignerlo. E cosí sagliendo, gli pareva passare infino nelle sante regioni degl’iddii, e in quelle conoscere i virtuosi corpi e i loro moti, la loro grandezza e ogni loro potenza: quivi con ammirazione inestimabile gloria gli parea vedere dalla faccia di Giove procedere a’ riguardanti, della quale egli senza fine sentiva. E volendo dire: «Oh, felice colui che a tanta gloria è eletto!», avvenne che Ascalione e Parmenione vennero cola ov’egli era. E ignorando il bene che a sé lo teneva sospeso, piú volte il chiamarono, né egli a loro rispose. Per che poi, presolo per lo braccio e tirandolo, dalla celestiale gloria alle mondane cose il trassero. E imaginando che profonda malinconia l’avesse occupato, cominciarono a dire: «Filocolo, che pensiero è il tuo? Rallégrati, ché i marinari ne chiamano che andiamo al legno per andare al nostro cammino, e dicono che poi che qui fummo piú non videro prosperevole tempo alla nostra via se non ora: leva su, andiamo». Levossi dunque Filocolo dicendo: «Oimè, da che bene tolto m’avete!». E narrato loro ciò che veduto aveva, con loro insieme, pieni d’ammirazione per lo suo detto, n’andarono alla nave. E rendute in prima degne grazie agl’iddii del buon tempo, e poi pregatigli divotamente che in meglio il dovessero prosperare, in su quella montarono. E su dimorativi le due parti della notte, sentendo il vento rinfrescato parve loro di dare le vele. Le quali date, gli an-