Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/411

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libro quarto 407

con quelle si festeggiava, gittando spesso grandissimi sospiri: e in questa maniera nella sua camera e in quelle dell’altre tutto quel giorno dimorarono. Filocolo, che per picciolo pertugio vide nella bella camera entrare Biancofiore, di pietá tale nel viso divenne, quale colui che morto a’ fuochi è portato; e per la debolezza dello innamorato cuore cacciò fuori di lui un sudore che tutto il bagnò, e con tramortita voce gittò un gran sospiro, e disse pianamente: ‛Oimè, ch’io sento i segnali dell’antica fiamma!’. E poi in sé ritornato e renduta al cuore intera sicurtá e forza, con diletto cominciò a rimirare quella che solo suo bene, solo suo diletto, solo suo disio reputava, e fra sé, piú bella che mai reputandola, diceva: ‛O sommi iddii immortali, come può egli essere che io qui sia, e vegga la mia Biancofiore? Esaltata sia la vostra potenza!’. E rimirando Biancofiore, si ricordava di tutti i passati pericoli, i quali nulla essere stati stimava vedendo lei, tenendo che per cosí bella cosa a molto maggiori ogni uomo si dovria mettere. Poi fra sé diceva: ‛Deh, Biancofiore, sai tu ch’io sia qui? Se tu il sai, come ti puoi tenere di venirmi ad abbracciare? E se tu nol sai, perché t’è tanto bene celato e tanta gioia quanta io credo che tu avresti vedendomi? Come poss’io sí presso dimorare che tu non mi senta? Mirabile cosa mi fai vedere, con ciò sia cosa che a me non prima giugnendo in queste parti e vedendo questa bella torre, che il cuore cominciò a battere forte, sentendo la tua potenza: e questo fu alla mia ignoranza infallibile testimonio che tu qui eri. Oh, se il mio iniquo padre e la mia crudele madre sapessero che io per te a tale pericolo mi fossi messo, a quale io sono, e che ora cosí vicino ti stessi com’io sto, appena ch’io creda che la paura e il dolore non gli uccidesse! Deh, quanto mi è tardi che io manifestare mi ti possa! Io non posso rimirandoti sentire perfetta gioia, sappiendo che tu nol sappi’. In questa maniera servito da Glorizia celatamente dimorò Filocolo tutto il giorno, il quale egli stimava che mai meno non venisse, tanto gli pareva piú che gli altri passati maggiore, e ben che lungo gli paresse, non però di mirare Biancofiore in