Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/415

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libro quarto 411

distese verso quella parte dove Filocolo nascoso stava, con fatica, dopo molti sospiri, s’addormentò.

Filocolo udiva tutte queste parole, e piú volte fu tentato di gittarlesi in braccio, e di dire: ‛Eccomi, il tuo disio è compiuto!’. Ma poi dubitando si riteneva, e con disiderio attendeva ch’ella s’addormentasse; ma poi che la vide dormire, pianamente spogliandosi fra le distese braccia si mise, lei nelle sue dolcemente recando. Giá per questo ella non si destò, né Filocolo destare la voleva prima ch’ella per sé si destasse; anzi, tenendola in braccio, diceva: «Amor mio dolce, o piú che altra cosa da me amata, è egli possibile a credere che tu sia nelle mie braccia? Certo io ti tengo, e stringoti, e appena il credo». Luceva la camera, come chiaro giorno fosse, per la virtú de’ due carbonchi; per che egli riguardandola diceva: «Certo, tu se’ pur la mia Biancofíore, e non m’inganna il pensiero né il sonno, sí come giá molte volte m’hanno ingannato, ché ora pur vegghiando ti tegno. Ma tu che poco avanti cotanto nelle tue braccia mi disideravi, secondo il tuo parlare, come puoi ora dormire avendomi? Non mi sente il tuo cuore, il quale so che continuamente vegghia ricordandosi di me? O bella donna déstati, acciò che tu conosca chi tu hai nelle tue braccia. Veramente tu hai ciò che tu in sogno alla santa dea dimandavi: déstati, o vita mia, acciò che tu piú allegra ch’altra femina col piú lieto uomo del mondo ti trovi, e prenda la promessa della santa dea. Déstati, o sola speranza mia, acciò che tu vegga quello che agl’iddii è piaciuto. Tu tieni nelle tue braccia quello che tu disideri. E non sai ora, s’io ti fossi tosto tolto, come ti sarebbe in odio l’aver dormito? Déstati, e prendi il disiderato bene, poi che gl’iddii ti sono graziosi’. Egli dice queste e molte altre parole, e ad ogni parola cento volte e piú la bacia. Egli, tirate indietro le cortine, con piú aperto lume la riguarda e sovente l’anima alienata richiama. Egli la scopre e con amoroso occhio le rimira il dilicato petto, e con disiderosa mano tocca le ritonde menne, baciandole molte fiate. Egli stende le mani per le segrete parti, le quali mai amore