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libro quarto | 415 |
tanto, quanto di loro fu piacere, durò. Ma dopo molti ragionamenti, giá gran parte della notte passata, ciascuno, fatti tacere i canti, al letto si ritornò.
O allegrezza inestimabile, o diletto non mai sentito, o amore incomparabile, con quanto affetto congiugneste voi li novelli sposi! Pensinlo le dure menti, nelle quali amore non pote entrare, pensinlo i crudi animi: e, se questo pensando, non divengono molli, credasi che graziosa virtú abitare in loro non possa! Ne’ disiderati congiugnimenti si poterono per la camera vedere fiaccole non accese da umana mano, né da quella portate. Vi si poté vedere Imeneo in figura vera coronato d’ulivo, e Citerea far mirabile festa intorno al suo figliuolo. E non ch’altro iddio, ma Diana vi si vide rallegrarsi di tanto congiugnimento, laudandosi, cantando santi versi, che si lungamente l’uno e l’altro aveva sotto le sue leggi guardati casti. Dilettaronsi i due amanti convenevole spazio negli amorosi congiugnimenti, e ultimamente il tempo quasi insino presso al giorno dierono a diversi ragionamenti: poi vinti dal sonno, abbracciati soavemente dormendo stettero tanto, che il sole illuminò ciascun clima del nostro emisperio con chiara luce. Destati quasi ad un’ora amendue gli amanti si levarono lieti, e Biancofiore vide vestito Filocolo in quella forma che Glorizia le aveva detto d’averlo veduto nella sua visione, e maravigliandosene gliela raccontò, di che Filocolo, pensando al modo del parlare di Glorizia, alcuna ammirazione non prese, ma disse: «Gran cose mostrano gl’iddii future a coloro cui essi amano». E da Glorizia serviti, quel giorno insieme, narrando l’uno gli accidenti suoi all’altro, con piacevole ragionamento dimorarono. Ma a Filocolo, gli occhi del quale pure a quelli d’Amore correvano, venne disio di sapere che quella figura quivi adoperasse, e dimandonne Biancofiore, la quale cosí gli disse: «Io non so per che qui posta si fosse, né mai ne dimandai, se non che io stimo che per bellezza e ornamento della camera ci fosse posta; ma ciò che io nel cospetto di questa figura sovente faceva, mi piace di raccontarti.