Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/452

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448 il filocolo


che il padre con tanti avvisi aveva voluto dividere. E andando per artificio mai non udito a lei nell’alta torre, con lei il trovai dormendo; e mosso a subita ira, poco mancò che con la mia spada non gli uccidessi, ma gl’iddii, a cui niuna cosa s’occulta, conoscendo che ancora da loro gran frutto doveva uscire, li difesero dal mio colpo. Ma non però mancata la mia ira, con furore li giudicai sí come voi vedeste, e quanto gl’iddii gli aiutassero, ancora vi è manifesto. Venuti adunque per tante avversità e per sì ratti pericoli com’io v’ho narrato, e aiutati in tutto dagl’iddii, disiderano sotto la nostra potenza di congiugnere quell’amore che insieme si portano per matrimoniale legame. La qual cosa conoscendo noi che degl’iddii è veramente piacere, abbiamo voluto che voi siate presenti, e rallegrandovi di ciò di che gl’iddii si rallegrano, ciascuno secondo il suo grado faccende festa li onori, considerando che l’uno figliuolo è di re, e la sua testa è a corona promessa, e l’altra d’imperiale sangue è discesa». Tacque l’amiraglio, e le trombe e molti altri strumenti sonarono, e le voci del popolo grandissime nelle lode dell’amiraglio e de’ novelli sposi toccarono le stelle.

Mancati i romori e riavuto il silenzio, vennero i sacerdoti con vestimenti atti a’ sacrificii, e recate le imagini dei santi iddii nella presenza e dell’amiraglio e de’ novelli sposi e di tutto il popolo, coronati di liete frondi, invocando prima con pietose voci Imeneo e poi la santa Giunone, e qualunque altro iddio, che grazioso principio e mezzo e fine dovessero concedere al futuro matrimonio, e con eterna pace e unita tenerli congiunti, la seconda volta l’anello fecero dare a Biancofiore: e sonati varii strumenti, e molti canti, di festevole romore riempirono l’aere.

Cominciasi la festa grande, e lo sconfortato popolo si comincia a rallegrare, contento che tanto uomo sia per l’aiuto degl’iddii da si turpe morte campato. Niun tempio è senza fuoco. Niuna ruga è scoperta, ma tutte, di bellissimi drappi coperte, e d’erbe e di fiori giuncate, danno piacevole ombra. Niuna parte della cittá è senza festa, e infino al prato niuno