Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/459

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libro quinto 455

fanni in salutevole porto gli aveva condotti. Adunque dimorati quivi quanto fu il piacere di Filocolo, e a lei cari doni da Biancofiore donati, e con profferte grandissime, dall’una all’altra fatte, si partirono. E Biancofiore dietro a Filocolo, sopra l’usata nave, che giá aveva i ferri tolti agli scogli, risalí, né prima vi fu suso che Filocolo comandò che verso l’antica Partenope si pigliasse il cammino. Il quale preso da’ marinari, avanti che il terzo sole nel mondo nascesse, nella cittá pervennero, e in quella, scesi a terra, entrarono: e con egual piacere di tutti determinarono di finire il rimanente del cammino senza navigare. Per che fatti porre in terra i ricchi arnesi e i grandi tesori, e quegli uomini che a Filocolo piacque di ritenere, comandò che alla bella cittá di Marmorina ne andassero, e di lui e de’ compagni e della loro tornata vere novelle portassero al vecchio re e ad ogni altro loro amico e parente.

Rimasero Filocolo e i suoi compagni, partite le navi, sopra il grazioso lito, nella ricca cittá molti giorni prendendo diletto, e da’ cittadini onorati, e pieni di grazia nel cospetto di ciascuno. Ma perciò che nelle virtuose menti ozioso perdimento di tempo non può con consolazione d’animo passare, Filocolo con la sua Biancofiore cercarono di vedere i tiepidi bagni di Baia, e i vicini luoghi, e l’antica sepultura di Miseno, donde ad Enea fu largito l’andare a vedere le regioni de’ neri spiriti e del suo padre; e cercarono i guasti luoghi di Cuma, e ’l mare, le cui rive, abbondevoli di verdi mortelle, Mirteo il fanno chiamare, e l’antico Pozzuolo, con le circustanti anticaglie, e ancora quante cose mirabili in quelle parti le reverende antichitá per gli loro autori rappresentano: e in quel paese traendo lunga dimoranza, niuno giorno li tenne a quel diletto, che l’altro davanti li avea tenuti. E tal volta guardando l’antiche maraviglie, venne loro negli animi come gli autori di quelle diventarono magni. Tal volta nei soavi liquori gli affannati corpi rinfrescavano, e alcuna fiata con piccola navicella solcavano le salate acque, e con maestrevole rete pigliavano i paurosi pesci; e spesse volte agli