Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/518

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514 il filocolo

appresso, e quanto i discendenti vi stessero, e sotto quale servitu mostrò aperto, infino alla nativitá di colui che, dall’acque ricolto, da Dio i dieci comandamenti della legge ricevette, da’ quali, quelle che noi oggi serviamo, tutte ebbero origine. E questo detto, seguí quanti e quali fossero i segni fatti nella presenza del crudo prencipe, che oltre al loro volere nella provincia d’Egitto gli teneva racchiusi. Né tacque come sotto la sua guida esso popolo, per dodici schiere passando il rosso mare, uscissero da quello con secco piede, avendo la notte per pedoto una colonna di fuoco e ’l giorno una nuvola, e similemente come seguiti dagli avversarii, nelle acque rosse quelli rimasero. Mostrò ancora quanta e quale fosse la vita loro nel diserto luogo, e come, morto il primo legista, sotto il governo di Iosué rientrarono in terra di promissione, e quivi con quali popoli avessero giá cominciate le battaglie, dicendo loro ancora con quanta reverenza trovata fosse e servata e riportata l’arca santa. E come lo sciolto popolo si reggesse, e sotto quali giudici, e chi fra loro con divina bocca parlasse, e di che, disse, e come e1li disiderassero re e fosse loro dato, narrò infino a David. Qui alla terza etá pose fine e cominciò la quarta, le avversitá di David e le sue opere tutte narrando, dicendo all’altre principali come Micol acquistasse, e quello che per Bersabea operasse, né tacque cl’Assalone come morisse e per che, né della mirabile forza di Sansone, né dell’alta sapienza di Salomone, mostrando com’egli a Dio il gran tempio di Ierusalem avea edificato, e con questa l’altre sue operazioni tutte. E per conseguente de’ suoi discendenti e degli altri prencipi successori disse ciò che stato n’era, e che operato aveano: e de’ profeti stati in loro tempi, infino che a1la trasmigrazione di Babillonia pervenne. Quivi la quinta etá cominciò, della quale a dire niuna cosa lasciò notabile, infino alle gloriose opere de’ Maccabei, le quali furono non poco da commendare. E con tutto che egli tutte queste cose del popolo di Dio narrasse, non mise egli in oblio. però le notabili cose state fatte per gli altri di fuori da quello, ma pe’ suoi tempi ogni cosa narrò. Egli mostrò come di Nem-