Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 2, 1829.djvu/301

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verso quello portata, che le parea che la sua corona con le stelle si congiungesse, e sotto i suoi piedi tenea un altro pomo, nel quale Biancifiore rimirando estimava che tutte le mondane regioni descritte vi fossero e potesservisi vedere. Ella vide similemente dal destro e dal sinistro lato di costei, da ciascuno, un uomo di grandissima autorità ne’ suoi sembianti; ma quelli che dalla destra della bella donna sedea, le parea che fosse antico, e negli atti suoi modesto molto, similemente come la donna incoronato di corona significante incomparabile dignità, il quale era vestito di vestimenti bianchi, ben che un vermiglio mantello sopra quelli avesse disteso, e sopra uno umile agnello le parea che si sedesse, nella mano destra tenendo due chiavi, l’una d’oro e l’altra d’ariento, e nella sinistra un libro, e i suoi occhi sempre avea al cielo. Ma certo colui che dalla sinistra della donna sedeva, era d’altro aspetto: egli era giovane e robusto e fiero ne’ sembianti, incoronato d’una corona tanto bella che quasi con la luce che da essa movea e la donna e ’l vecchio tutti facea risplendenti, e era di vermiglio vestito come la donna, e sedea sopra un ferocissimo leone, nella sinistra mano tenendo una aquila e nella destra una spada, con la quale in quel ritondo pomo che la bella donna sotto i piedi tenea, faceva non so che rughe. Le quali cose Biancifiore con ammirazione riguardando, e massimamente la bellezza della gentil donna, fra sé le parea così dire: O bella donna, la quale nel viso non sembri mortale, beato colui che sì singulare bellezza possiede come è la tua! Certo io non vorrei per alcuna cosa che così com’io ti veggio il mio Florio ti vedesse, però che