Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 2, 1829.djvu/314

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loro per perpetua carcere l’infimo centro della terra donato. E dopo questo narrò come a restaurazione de’ voti scanni, il primo padre con la sua sposa furon formati in Ebron e messi in paradiso; e fatto loro dalla divina voce il mal servato comandamento, il trapassare del quale a loro e a’ loro successori guadagnò morte e affanno. Piacqueli ancora di dire quanto il principio della prima età fosse dalle seguenti variato, mostrando come i loro digiuni le ghiande solveano, e gli alti pini davano piacevoli ombre, e i correnti fiumi davano graziosi beveraggi agli assetati, e l’erbe soavissimi sonni; e come semplici vestimenti contenti gli copriano, e come ciascuno sola la sua contrada conoscea sanza cercare l’altrui, e come i terribili suoni delle battaglie tacevano e l’armi non erano e l’arte di quelle non si sapea, per che la terra il beveraggio dell’umano sangue non conoscea; seguendo come a costoro, a’ quali sì semplice vita bastava, non bastarono gli ordini della natura, né la lussuria, né il loro vero Iddio per adorare, ma passando nell’una e nell’altra cosa i termini meritarono l’ira del sommo fattore, per la quale il mondo allagò, riserbato solamente da Dio un padre con tre figliuoli e con le loro spose, però che erano giusti, nella salutifera arca, con l’altre cose necessarie alla mondana restaurazione. Appresso questo, dimostrò loro con aperta ragione l’uscimento dell’arca lontanamente stata a galla, e ’l nascimento de’ popoli discesi di Cam, Sem e Iafet, e le edificazioni e della gran torre e dell’altre città fatte da’ rifiutanti l’ombre degli alberi; e il primo trovamento di Bacco schernitore del suo primo gustatore, e le varie maniere de’ vestimenti