Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 2, 1829.djvu/339

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mi venne ricordato Lelio vostro fratello, il quale là rendé l’anima a Dio, e dimanda’lo se di lui mai alcuna cosa sentito avea: a che e’ mi rispose che, vigorosamente combattendo, dall’avversaria parte non conosciuto fu morto, e che dietro a lui rimase una bellissima donna chiamata Giulia, gravida, la quale una fanciulla, il cui nome egli non sa, partorendo, di questa vita passò nelle reali case del re di Spagna. E in quel giorno similemente la reina del paese, a cui donata era stata, un figliuolo fece. Il quale, secondo che lui mi narra, crescendo, e con la giovane insieme nutrito, di lei molto s’innamorò e ultimamente, oltre a’ piaceri del padre, per isposa se l’ha copulata: e dopo la morte di lui, sì come unigenito, la sua fronte ornerà della corona del regno, e ella, reina, insieme con lui viverà. Le quali cose udendo, mi furono care, e volsivele fare sentire, però che quinci possiamo conoscere Iddio i suoi mai non abandonare: ché, s’egli a sé chiamò Lelio, egli vi donò una che ’l numero delle corone della vostra casa aumenterà, di che mi pare che vi deggiate contentare, avendo novellamente una reina per nipote ritrovata, della quale niuna menzione era tra voi. E secondo che il giovane mi dice, il marito di lei assai vi ama, e ciò manifesta un piccolo figliuolo, il quale poco tempo ha che egli nacque di lei, il quale elli per amore del vostro fratello chiamò Lelio. Egli sanza comparazione la vostra conoscenza disidera, e sariali sopra tutte le cose cara la vostra pace, e se avere la credesse, volontieri vi verria a vedere; ma sentendo la vostra potenza, con ragione teme non sopra di lui la morte del vostro fratello, alla quale egli, non nato ancora, niente colpò,