Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 2, 1829.djvu/40

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o con parole o con atti loro dimostrasse qual di loro da lei più fosse amato. La pregata donna ridendo rispose che volontieri; e chiamata la figliuola a sé, le disse: "Bella figlia, ciascuno di questi due più che sé t’ama, e in quistione sono quale da te più sia amato, e cercano, di grazia, che tu o con segno o con parola ne li facci certi; e però, acciò che d’amore, di cui pace e bene sempre dee nascere, non nasca il contrario, falli di ciò contenti, e con cortesi sembianti mostra inverso del quale più il tuo animo si piega". Disse la giovane: "Ciò mi piace". E rimiratili amenduni alquanto, vide che l’uno avea in testa una bella ghirlanda di fresche erbette e di fiori, e l’altro sanza alcuna ghirlanda dimorava. Allora la giovane, che similmente in capo una ghirlanda di verdi frondi avea levò quella di capo a sé, e a colui che sanza ghirlanda davanti le stava la mise in capo; appresso, quella che l’altro giovane in capo avea ella la prese e a sé la pose, e, loro lasciati stare, si ritornò alla festa, dicendo che il comandamento della madre e il piacere di loro avea fatto. I giovani rimasi così, nel primo quistionare ritornarono, ciascuno dicendo che più da lei era amato; e quelli la cui ghirlanda la giovane prese e posela sopra la sua testa, diceva: "Fermamente ella ama più me, però che a niuno altro fine ha ella la mia ghirlanda presa, se non perché le mie cose le piacciono, e per avere cagione d’essermi tenuta; ma a te ha ella la sua donata quasi in luogo d’ultimo congedo, non volendo, come villana, che l’amore che tu l’hai portato sia sanza alcuno merito; ma quella ghirlanda donandolati, ultimamente t’ha meritato". L’altro dicendo il contrario, così rispondeva: "Veramente la