Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
PARTE QUARTA | 113 |
I.
Tenendo i Greci la cittade stretta
Con forte assedio; Ettor nelle cui mani
Era tutta la guerra, fe’ seletta
De’ suoi amici e ancora de’ Troiani,
E valoroso con sua gente eletta
Incontro a’ Greci uscì negli ampi piani,
Come più altre volte fatto avea
Con varii accidenti alla mislea.
II.
Venner gli Greci incontro, e con battaglia
Dura, quel giorno consumaron tutto;
Ma de’ Troiani alfine la puntaglia
Non resse bene, onde opportuno al tutto
Fu il fuggire con danno e con travaglia,
E molti ne moriro in doglia e lutto;
Ed assai ve ne furon per prigioni,
Nobili re, ed altri gran baroni.
III.
Tra’ quali fu il magnifico Antenorre,
Polidamas suo figlio, e Monesteo,
Santippo, Serpedon, Polinestorre,
Polite ancora, ed il troian Rifeo,
E molti più cui la virtù d’Ettorre
Nel partirsi riscuoter non poteo,
Sicchè gran pianto e cruccio fessi in Troia,
E quasi annunzio di vie peggior noia.
il filostrato | 8 |