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PARTE QUARTA | 129 |
XLIX.
E come io udii già sovente dire,
Il nuovo amor sempre caccia l’antico;
Nuovo piacere il presente martire
Torrà da te, se tu fai quel ch’io dico.
Dunque non vogli per costei morire,
Nè vogli di te stesso esser nemico:
Credi per pianto forse riaverla?
O ch’ella non sen vada ritenerla?
L.
Troilo udendo Pandaro, più forte
A pianger cominciò, dicendo appresso:
Io prego Dio che mi mandi la morte,
Prima che io commetta un tale eccesso;
Come che belle leggiadre ed accorte
Sian l’altre donne, ed io il ti confesso,
Nulla cen fu mai simile a costei,
A cui son dato, e tutto son di lei.
LI.
Da’ suoi begli occhi mosser le faville
Che del fuoco amoroso m’infiammaro;
Queste pe’ miei passando a mille a mille,
Soavemente amor seco menaro
Dentro dal cor, nel quale esso sentille
Come gli piacque; e quivi incominciaro
Primiere il fuoco, il cui sommo fervore
Cagione è stato d’ogni mio valore;
il filostrato | 9 |